Da che pulpito! L'anno liturgico attraverso il vangelo - 9788868796563

Da che pulpito! L'anno liturgico attraverso il vangelo: "Cosa c'è in queste pagine della Sacra Scrittura, che continuano ad ispirare pensieri, emozioni, decisioni, stupore e consolazione? Che cos'è un'omelia? E che cos'è mai questa vita? Da secoli, giorno per giorno, tornano le stesse domande, le stesse lacrime e gli stessi sorrisi, eppure nessuno è uguale all'altro e nessuna parola provoca lo stesso effetto. Forse si può descrivere l'omelia come il servizio che un prete o un diacono offre per far incontrare lo sgorgare sempre fresco dell'acqua viva con il sorgere sempre inquieto del desiderio. Il desiderio è sempre inquieto perché nella profondità della sua essenza è desiderio di infinito, di felicità perfetta, di vita eterna e niente di ciò che il mondo offre può bastare a saziarlo. Noi siamo convinti che questa novità sempre sorprendente e spesso sconcertante del quotidiano sia un riflesso della gloria di Dio, sia dovuta al fatto che ogni uomo e ogni donna è creato ad immagine di Dio e perciò libero di una creatività irripetibile." (Dalla Prefazione di Mons. Mario Delpini)
"What's in these pages of Sacred Scripture, which continue to inspire thoughts, feelings, decisions, AWE and consolation? What is a homily? And what is this life? For centuries, day by day, they return the same questions, the same tears and smiles, but no one is like another and no word causes the same effect. Perhaps you can describe the homily as the service that a priest or deacon offers to bring the fresh living water flow always restless with the rise of desire. Desire is always restless because in the depth of its essence is desire for the infinite, perfect happiness, eternal life and nothing of what the world offers sufficient to feed it. We are convinced that this novelty always surprising and often disconcerting of everyday life is a reflection of God's glory, is due to the fact that every man and woman is created in the image of God and therefore free to a creative unique. " (From the preface by Mons. Mario Delpini)