Il Barone rampante - 9788804336327

Con toni fiabeschi Calvino racconta la lunga storia della vita di Cosimo di Rondò, barone di Ombrosa. Il giovane Cosimo a soli dodici anni decide di salire su un albero del giardino di famiglia per protestare contro una punizione inflitta a lui e al fratello minore Biagio, narratore dell’intera vicenda. Quello che sembra il capriccio di un ragazzo si trasforma però in una filosofia di vita perchè Cosimo non scenderà più dagli alberi che ricoprono le colline liguri. Dall’alto scopre un mondo che prima gli era invisibile, conosce Viola di Dondariva, la bambina che abita nella tenuta vicina e di cui si innamora, fa amicizia con i ragazzi più poveri del paese che vivono rubando la frutta ai contadini, incontra il brigante più famoso della zona e condivide con lui la passione per la lettura. Lotta addirittura contro i pirati turchi. Negli anni il barone, pur vivendo sempre sugli alberi, partecipa agli eventi che sconvolgono l’epoca, prima la rivoluzione francese, poi le guerre napoleoniche e infine la nascita della massoneria, che prelude ai moti di indipendenza. Le sue idee sono conosciute in tutta Europa. Ormai anziano e malato, a più di sessant’anni, Cosimo riesce ancora a stupire la sua famiglia. Quasi in punto di morte infatti si aggrappa a una mongolfiera di passaggio e scompare nei boschi.

Un ribelle che mantiene i rapporti con la società umana… questo è singolare! Calvino non descrive molti sentimenti, ma descrive i gesti che dai sentimenti nascono. Esemplare l’immagine di Cosimo sull’albero che scaccia i corvi che vogliono banchettare con il corpo impiccato di Gian dei Brughi.

In seguito ad una lite familiare il giovane Cosimo si rifugia su un albero promettendo a se stesso che non ne sarebbe mai sceso. Passa la notte, passano i giorni, passano le settimane... ormai tutto il paese ha capito che Cosimo non scenderà più dall’albero e la sua stravaganza viene accettata con rassegnazione. C’è solo una persona che non vuole accettare la sua scelta, l’illustre barone di Rondò nonchè padre di Cosimo. Cosimo, pur avendo posto un ostacolo fra sè e gli altri uomini, non può essere definito un solitario perchè, al contrario, trascorre una vita ricca di avventure, sempre a contatto con le persone. Grazie alla sua prospettiva impara a osservare, ascoltare, conoscere e amare e così quella che sembra la stravaganza di un giovane si trasforma in una scelta di vita. L’intento di questo libro è di divertire i giovani ma anche di ricordare agli adulti ciò che essi furono perchè non è necessario essere bambini per avverare i propri desideri nè conformarsi agli altri per essere felici.