La tirannia della valutazione - 9788833020082

La tirannia della valutazione: Oggi, in qualsiasi ambito sociale ci si trovi a interagire con gli altri, essere valutati in base a criteri ritenuti oggettivi appare non solo naturale ma persino desiderabile. Anzi, ricondurre l'individuo a un'entità misurabile che dia precisamente conto della propria efficienza e competenza è diventato l'imperativo che governa le nostre prestazioni e relazioni. Questa rincorsa al «merito» instaura peraltro un clima di estrema competitività tanto a livello sociale quanto a livello individuale. Oltretutto, smentendo clamorosamente i suoi fautori, questa ossessione valutativa sta creando, in nome dell'efficienza, una forma inedita di inefficacia, proprio perché comprime le differenze normalizzando i profili individuali. Come appunto dimostra questa articolata critica della meritocrazia - portata avanti in vari ambiti sociali ma soprattutto nell'ambito del lavoro e dell'educazione - che contrappone al riduzionismo di un sistema iper-valutativo la complessità della vita e delle relazioni umane.
Today, in any society you are interacting with others, be assessed on the basis of objective criteria considered desirable not only natural but even appears. Indeed, bring the individual to a measurable entity that gives precisely its efficiency and competence has become the imperative that governs our performance and reporting. This run-up to the ??about?? establishes a climate of extreme competitiveness at both social and individual level. Moreover, disproving resoundingly its proponents, this evaluative obsession is creating, in the name of efficiency, a form of ineffectiveness, because it compresses the differences by standardising the individual profiles. As evidenced by this articulated criticism of meritocracy-carried out in various social spheres but especially in work and education-which contrasts with the evaluative system Hyper-reductionism the complexity of life and the human relations.