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A schermo nero - 9788864640501
di Marco Ercolani edito da QuiEdit, 2010
- Prezzo di Copertina: € 21.90
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: A schermo nero
- Autore: Marco Ercolani
- Editore: QuiEdit
- Collana: Questo è quel mondo , Nr. 4
- Data di Pubblicazione: 2010
- Genere: letteratura italiana: testi
- Pagine: 314
- ISBN-10: 8864640509
- ISBN-13: 9788864640501
A schermo nero: L'universo del cinema, l'arte più giovane dello scorso millennio, è un universo ipnotico che stimola l'immaginazione a creare, ricreare, montare e smontare nuovi e antichi sogni. Intorno alle diverse anime del cinema questo libro intreccia un caleidoscopio di poetiche, appunti, lettere, interviste, confessioni, che registi, attori, produttori, direttori della fotografia, dagli anni del muto fino ai nostri giorni, potrebbero avere scritto o pensato. A schermo nero, come suggerisce il titolo, viene dall'oscurità di una visione interiore che riflette le sue tenebre per illuminarle. Nel film "Io sono un evaso", un'amica chiede a Paul Muni, ex galeotto, vittima di soprusi e ingiustizie: "Come vivi?". Pochi secondi dopo lo schermo si fa nero e la voce dell'attore sibila, pianissimo, la risposta: "Rubo". L'augurio è che il cinema contemporaneo (e la letteratura, e l'arte in generale), non dimentichi il misterioso silenzio, la zona d'ombra iniziale da cui ha preso origine, e da lì ricavi la linfa di un futuro sempre e ancora da inventare.
The universe of cinema, the youngest of the last Millennium art, is a hypnotic universe which stimulates the imagination to create, re-create, install and remove new and old dreams. Around the various souls of cinema this book weaves a kaleidoscope of poetics, notes, letters, interviews, confessions, that directors, actors, writers, directors of photography, from the silent era to the present day, they might have written or thought.
Black screen, as the title suggests, comes from the darkness of an inner vision that reflects its darkness to illuminate them. In the film I am a fugitive, "a friend asks Paul Muni, ex-con, a victim of abuse and injustice:" How do you live? ". A few seconds later the screen turns black and does the voice of actor hisses, pianissimo, the response: "I steal". The hope is that the contemporary cinema (and the literature, and the arts in General), don't forget the eerie silence, the initial shadow from which took revenue source, and the SAP of a future more and yet to be invented.
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