Sla spònda de' fiom - 9788865412411

Sla spònda de' fiom: "Quando mi trovo a camminare lungo le strade e i sentieri dei miei colli, o anche solo a guardare certi posti o delle case abbandonate delle quali io conobbi gli abitanti, le loro voci, le storie, mi prende un reale sconvolgimento interiore che mi trascina in tempi e luoghi che non sono più ma riemergono e s'annullano nel misterioso divenire della vita". Dall'essere stato testimone di questa realtà deriva per il poeta il bisogno profondo di recuperare quella che egli chiama "la memoria salvifica" attraverso la rappresentazione di quel mondo ormai in via di estinzione. Non a caso i vecchi sono i veri protagonisti della poesia del montianese, scandita sullo scorrere del tempo che per lui non è più o non è solo quello ciclico dell'anno agrario, ma è il tempo lineare e inesorabile della vita che non concede ritorni. La scelta del dialetto si direbbe abbia costituito nel percorso del poeta il punto d'incontro naturale fra il contenuto di una poesia che ha intonato il suo epicedio struggente e accorato a una cultura, nella quale egli stesso si è formato, e la lingua in cui tale cultura si è espressa
"When I walk along the roads and paths of my packages, or even just to look at certain places or abandoned houses of which I knew the inhabitants, their voices, stories, it takes me a real inner upheaval that drags me in times and places that are no longer but resurface and cancel out the mysterious becoming of life." From having been a witness to this reality comes to the poet the deep need to reclaim what he calls "saving memory" through the representation of that world now threatened with extinction. No coincidence that the old are the real stars of the poetry of montianese, marked the passing of time, which for him is no longer or is not only to agricultural year, but cyclic is the inexorable linear time of life that does not give returns. The choice of dialect it seems has been in the path of the poet the natural meeting point between the content of a poem which he intoned his poignant and heartfelt epicedio to a culture, in which he himself has formed, and the language in which this culture is expressed