Quel fiume è la notte - 9788860444868

Quel fiume è la notte: Lea è appena arrivata a Varanasi. Si è limitata a prendere un maglione a casaccio dall'armadio e a infilarlo nello zaino senza aspettarsi nulla. Deve fuggire da Cesare, mettere distanza, lasciare che il tempo vada più in fretta, e l'India è il posto giusto per smarrirsi, anche se nell'aria c'è odore di celebrazioni funebri, fiori maturi, sandalo e cera. Adriana, orecchini di perle e capelli tinti di nero, non ha fatto troppe domande sui motivi della partenza, e anche al telefono, adesso che è lontana, non indaga, rimane indifferente, ma si sa, passano gli anni e le madri restano sempre le stesse, non hanno paura di ferire, sono fatte così. Come sarebbe stata se avesse deciso di tenersi quel figlio, ora Lea non vuole saperlo. Deve dimenticare il mese di maggio, l'alba di primavera, il lettino che corre veloce, il corridoio infinito, l'infermiera che chiede Sei sicura?, la sensazione precisa che sicura, dopo l'aborto, non lo sarà mai più. Nel disordine di strade senza nome e alberghi fatiscenti, tra donne bellissime che vendono sari e venerano i propri bambini, "Quel fiume è la notte" conduce nelle zone taciute della nostra coscienza, dove regna il mistero e la vergogna. Con una scrittura sacra e livida, come le acque del Gange, Flavia Piccinni racconta il tormento di una scelta difficile, in un'epoca in cui ogni condizionamento è tabù.
LEA has just arrived in Varanasi. Merely take a sweater at random from the closet and slip it into your backpack without expecting anything. Must escape from Caesar, put away, let the time go faster, and India is the place to get lost, although in the air it smells like funeral, mature flowers, sandalwood and wax. Adriana, pearl earrings and hair dyed black, did not make too many questions regarding the reasons for departure, and even on the phone, now that is far away, not investigating, indifferent, but you know, years went by and the mothers are always the same, not afraid to hurt, are like that. As it would have been if he had decided to keep that child, now Lea wants to know. Forget the month of may, the dawn of spring, the bed that runs fast, the endless corridor, the nurse who asks are you sure?, the feeling States that safe, after abortion, it won't ever again. Unnamed roads and crumbling hotels disorder, among beautiful women who sell sari and revere their children "that river is the night" leads in areas kept quiet of our consciousness, where the mystery and shame. With a scripture and bruised, as the waters of the Ganges, Flavia Piccinni tells the torment of a hard choice, at a time when any conditioning is taboo.