Marca gioiosa - 9788865595985

Marca gioiosa: Non c'è pace nella Provincia durante gli anni dell'Impero di Otone. Le tonache grigie del venerabile Arnaut, i Christi milites, i mastini di Dio, braccano chiunque sia in odore di eresia per offrirne la testa alla spada dei crocesignati, i militi venuti da settentrione, i fanti, dicono, che si sono ricoperti di gloria oltremare dove hanno ricacciato il Saladino, in realtà un esercito di ubriachi fuori di senno, un ordine di armati folli, capaci delle efferatezze più crudeli. A Besièrs, città della Provincia, torna un giorno il giovane Amalrico. Ha terminato l'apprendistato dal suo maestro di Tolosa ed è ansioso di riabbracciare il padre birocciaio e i compagni d'infanzia. Della città però non ne è più nulla. Ovunque morte e distruzione: carri rovesciati tra massi e detriti, stormi di corvi che volteggiano su cadaveri di bambini ammucchiati in fosse comuni, soldati con la veste sudicia di fumo, di cenere, di sangue rappreso. Un dio folle e criminale sembra aver preso possesso dell'aria, dell'acqua e della terra. Insieme con Uc de San Sir, un giovane giullare incontrato nell'accampamento dei soldati, Amalrico scampa miracolosamente al coltello di un crocesignato e vaga per le terre della Provincia. Un viaggio in cui il giullare si rivela autentico socius, uomo di corte e di curia, oltre che menestrello esperto nell'arte del trobar. Dapprima a Montpelhièr, dove il vecchio medico Mesulla gli fa dono del suo prezioso compendio di arte medica, poi, al seguito della carovana del ricco mercante ebreo Benbenisti, a Zena, la città più bella delle terre alte e asciutte della Liguria,
There is no peace in the province during the years of Otone's empire. The grey cassocks of Venerable Arnaut, the Christi milites, the mastiffs of God, hoard anyone who is in the odor of heresy to offer its head to the sword of the Crucified ones, the milites come from the north, the infantry, say, who have covered themselves with glory overseas where they have Recast the Saladin, in fact an army of drunks out of his senses, an order of insane armed, capable of the cruelest atrocities. In Besièrs, city of the province, the young Amalric returns one day. He finished his apprenticeship with his teacher in Toulouse and is anxious to embrace his father and his childhood companions. But there is nothing left of the city. Everywhere death and destruction: tanks overturned between boulders and debris, flocks of crows hovering over corpses of children piled up in mass graves, soldiers with a messy robe of smoke, ashes, and blood. A foolish and criminal God seems to have taken possession of the air, the water and the Earth. Together with Uc de San Sir, a young jester met in the soldiers ' camp, Amalric sadomasochistic miraculously to the knife of a crucifix and wanders through the lands of the province. A journey in which the Jester reveals itself as an authentic socius, a man of court and of the Curia, as well as an expert minstrel in the Art of Trobar. First in Montpelhièr, where the old doctor Meil gives him the gift of his precious compendium of medical Art, then, following the caravan of the wealthy Jewish merchant Benbenisti, in Zena, the most beautiful city of the high and dry lands of Liguria,