Teosofia - 9788827557839

Teosofia: Quando J. G. Fichte nell'anno del 1813 presentava la sua "Dottrina", quale frutto maturo d'una vita dedicata interamente al servizio della verità, subito in principio diceva le seguenti parole: «questa dottrina presuppone un organo interno di sensi, interamente nuovo, per il quale è rivelato un mondo nuovo, non esistente per l'uomo ordinario"; ed in seguito dimostrava con un esempio, come quel suo insegnamento dovesse riuscire incomprensibile a coloro che volevano giudicarlo coi concetti dati dai sensi ordinari. "Imaginate", egli diceva, "una società di ciechi nati, ai quali di tutte le cose e delle loro relazioni reciproche, sono note soltanto quelle che possono essere percepite col senso del tatto. Provate a parlar loro di colori e di altre cose che sono soltanto conoscibili per mezzo della luce e dell'organo visivo: i vostri discorsi per loro saranno senza senso, e sarà ancora fortuna se ve lo dicono, poiché così vi accorgerete del vostro sbaglio, e smetterete il discorso inutile, visto che non potete aprir loro gli occhi". Orbene, realmente, uno che parli alla gente di argomenti come quelli a cui Fichte allude in questo caso, si trova anche troppo sovente nella posizione dell'uomo veggente in mezzo ai ciechi nati. Ma, d'altra parte, queste sono questioni che si riferiscono alla vera essenza ed alla mèta più elevata degli uomini; e chi credesse necessario di "smettere il discorso inutile" dovrebbe addirittura disperare dell'umanità. Invece non dobbiamo in questo argomento dubitare nemmeno per un momento della possibilità di «aprire gli occhi» a chiunque ne abbia buona vo
When j. g. Fichte in 1813 had his "doctrine", which the ripe fruit of a life dedicated to the service of truth, for in the beginning was saying the following words: "this doctrine presupposes an internal organ to entirely new directions, for which proved to be a brave new world, that does not exist for the ordinary man. " and afterwards he demonstrated with an example like that his teaching succeed incomprehensible to those who wanted to judge it with data concepts from ordinary senses. "Imagine," he said, "a society of blind people from, to whom all things and their relations with each other, are known only those that can be perceived with the sense of touch. Try to speak to them of colors and other things which are only knowable by means of light and the Visual organ: your speeches for them will be meaningless and will still be lucky if I say, for thus you will realize your mistake, and stop the speech useless, since you can't open their eyes. " Well, actually, one that speaks to people about topics such as those to which Fichte alludes in this case, it is also too often in the position of man in the midst of the blind Seer born. But, on the other hand, these are issues that relate to the essence and the highest goal of men; and who believed necessary to "stop unnecessary speech ' should indeed despair of humanity. Instead we must not doubt in this topic even for a moment the possibility of ' open your eyes ' to everyone who has good vo