ricerca
avanzata

La realtà come costruzione sociale - 9788815061584

di Berger Peter L. Thomas Luckmann Sofri Peretti A. (cur.) edito da Il Mulino, 1997

  • Prezzo di Copertina: € 22.00
  • € 20.90
  • Risparmi il 5% (€ 1.10)

Informazioni bibliografiche del Libro

 

"La realtà come costruzione sociale" è un testo di sociologia della conoscenza. Nel libro vengono discussi i processi dialettici mediante i quali l’individuo e la società entrano in comunicazione. L’uomo è, fin dalla sua nascita, completamente immerso nell’ambiente naturale e sociale, al quale esso attribuisce significati, dando senso alla propria esistenza. Contemporaneamente la sua identità, uno dei concetti chiave del testo, è continuamente plasmata e riplasmata dall’interazione con gli altri i quali, mano a mano che si procede dalla fase della socializzazione primaria a quella secondaria, vengono vissuti con un carico di emotività sempre minore; ciò permette all’individuo di interiorizzare le norme, i ruoli, le istituzioni della società e della cultura nella quale si trova ad abitare e di dare per scontata la realtà socialmente costruita. Ogni evento che mette in discussione tale realtà, come può essere il contatto, sempre più frequente, con persone portatrici di culture altre rispetto a quella abituale o anche un innovazione nel campo professionale, costringe gli individui a ridefinire gli universi simbolici di riferimento. E’ chiaro il debito teorico degli autori verso Durkheim, Weber, Thomas, ma soprattuto i riferimenti al concetto di ambivalenza nella sociologia di Simmel e al concetto di province finite di significato di Schultz.

Recensione Unilibro a cura di mark85

Promozione Il libro "La realtà come costruzione sociale" su Unilibro.it è nell'offerta di libri scontati Tantissimi libri in promozione sconto

 Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "La realtà come costruzione sociale"

Altri libri con autore: Berger Peter L.; Luckmann Thomas; Sofri Peretti A. (cur.)
La realtà come costruzione sociale libro di Berger Peter L. Luckmann Thomas Sofri Peretti A. (cur.)
La realtà come costruzione sociale
libro di Berger Peter L.  Luckmann Thomas  Sofri Peretti A. (cur.) 
edizioni Il Mulino collana Saggi
€ 15.49
Potrebbero interessarti anche questi prodotti
L'educazione nell'Europa moderna. Teorie e istituzioni dall'umanesimo al primo Ottocento libro di Chiosso Giorgio
L'educazione nell'Europa moderna. Teorie e istituzioni dall'umanesimo al primo Ottocento
libro di Chiosso Giorgio 
edizioni Mondadori Università collana Manuali
€ 16.00

 Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "La realtà come costruzione sociale"

 
Le Recensioni degli Utenti Unilibro
"La realtà come costruzione sociale"
,
4

I presupposti genetici dell’ IO sono dati alla nascita, ma l’ IO come prodotto sociale comprende anche tutto il bagaglio psicologico legato alla sua particolare configurazione per cui non si possono comprendere l’organismo e l’IO se non nel particolare contesto sociale in cui si sono formati. Da un lato l’uomo è un corpo, dall’altro ha un corpo: l’uomo fa esperienza di sé come un’entità che non si identifica col suo corpo ma che al contrario ha quel corpo a disposizione. L’attività umana è quindi condotta nell’ambiente materiale e come esteriorizzazione di significati soggettivi, ma è sempre e comunque impresa sociale. L’uomo non può svilupparsi in una condizione di isolamento e un uomo isolato non può produrre un ambiente umano: l’esistenza umana solitaria è a livello animale: se si osservano fenomeni tipicamente umani è perché siamo già nel sociale: la specifica umanità dell’uomo e la sua socialità sono inestricabili.L’organismo umano manca dei mezzi biologici per dare stabilità alla sua condotta: eppure essa si svolge in un contesto di ordine, stabilità e direzione.

"La realtà come costruzione sociale"
,
4

l’uomo occupa una posizione peculiare nel regno animale perchè non ha un ambiente proprio alla sua specie. La relazione dell’uomo col suo ambiente è caratterizzata dall’apertura di fronte al mondo, si è stabilito ovunque e la sua relazione con esso ha poco a che vedere con la sua costituzione biologica. La peculiarità della composizione biologica dell’uomo risiede piuttosto nella sua componente istintuale che possiamo definire sottosviluppata in rapporto a quella degli altri mammiferi. Questo significa che l’uomo può applicare il suo bagaglio costituzionalmente dato in un ambito di attività molto ampio e variabile. L’organismo umano continua a svilupparsi anche dopo la nascita: il processo attraverso cui l’uomo si forma si realizza in un’interrelazione con l’ambiente. Questa interrelazione quindi è anche con uno specifico ordine culturale e sociale che gli è mediato dalle persone per lui importanti e che lo condizionano. La direzione del suo sviluppo organico è socialmente determinata.

"La realtà come costruzione sociale"
,
3

"La realtà come costruzione sociale" è un testo di sociologia della conoscenza. Nel libro vengono discussi i processi dialettici mediante i quali l’individuo e la società entrano in comunicazione. L’uomo è, fin dalla sua nascita, completamente immerso nell’ambiente naturale e sociale, al quale esso attribuisce significati, dando senso alla propria esistenza. Contemporaneamente la sua identità, uno dei concetti chiave del testo, è continuamente plasmata e riplasmata dall’interazione con gli altri i quali, mano a mano che si procede dalla fase della socializzazione primaria a quella secondaria, vengono vissuti con un carico di emotività sempre minore; ciò permette all’individuo di interiorizzare le norme, i ruoli, le istituzioni della società e della cultura nella quale si trova ad abitare e di dare per scontata la realtà socialmente costruita. Ogni evento che mette in discussione tale realtà, come può essere il contatto, sempre più frequente, con persone portatrici di culture altre rispetto a quella abituale o anche un innovazione nel campo professionale, costringe gli individui a ridefinire gli universi simbolici di riferimento. E’ chiaro il debito teorico degli autori verso Durkheim, Weber, Thomas, ma soprattuto i riferimenti al concetto di ambivalenza nella sociologia di Simmel e al concetto di province finite di significato di Schultz.

"La realtà come costruzione sociale"
La realtà come costruzione sociale
,
3

Nel corso dei processi di socializzazione l’individuo apprende come interpretare la realtà che locirconda. Essa gli appare come qualcosa di dato, già costituito. Si impara a vivere all’interno di una determinata realtà dando per scontato che, come ci si comporta, ciò che si fa, è compreso da chi ci sta intorno, perchè si condivide la medesima cultura. Essa è l’insieme di pratiche, valori, tradizioni, che si acquisiscono alla nascita, mediante il bagaglio culturale, che ognuno eredita,si interpreta la realtà che ci circonda, ci si relaziona con altri individui, si vive quotidianamente svolgendo attività ordinarie, inconsapevoli del fatto che, spesso le cose sono differenti da come si è abituati a interpretarle. Partendo da ciò Berger e Luckmann definiscono la realtà "una costruzione sociale", frutto, cioè, dell’attività umana, poichè è dalle interazioni fra individui che la realtà è prodotta. Si evince, per tanto, che esistono molteplici e differenti realtà, ognuna delle quali mostra caratteristiche specifiche, l’intento degli autori è di porre l’attenzione su tutti quei processi mediante i quali si costituisce e si interpreta la realtà. L’istituzionalizzazione delle pratiche utilizzate nella vita quotidiana è ciò che da forma alla realtà sociale. Gli autori analizzano l’importanza di tale processo, ponendo l’accento su due elementi carattiristici di ciò che viene definito "senso comune". Gli individui, nella loro quotidianità, sono immersi nel senso comune, il quale rappresenta una sorta di protezione, poichè, avvalendosi, per l’appunto di routines e tipizzazioni, che caratterizzano il nostro senso comune, gli individui interpretano ciò che li circonda, senza essere costretti ad affrontare problemi già risolti. Mediante le tipizzazioni, di cui ci avvaliamo nella vita di ogni giorno, ogni individuo ricopre un ruolo specifico all’interno della varie società. L’esistenza dei ruoli determina l’istituzionalizzazione del comportamento unano, essi, infatti, conferiscono legittimità a un’istituzione, poichè, è attraverso il ruolo ricoperto da ognuno che le società esercitano il proprio controllo sociale. Dall’analisi compiuta dagli autori emerge chiaramente che, la realtà sociale, essendo frutto dell’attività umana, è soggetta a innumerevoli e diverse interpretazioni, inoltre, è errato considerarla come un qualcosa di statico e immutabile, ma al contrario, essa muta costantemente e le trasformazioni alle quali è soggetta, spaventano chi, immerso nella propria quotidianità, fatta di routines, tipizzazioni, si trova a dover affrontare situazioni nuove. La novità, infatti, rappresenta un problema, poichè mostra come, in realtà, le cose possano essere differenti da come immaginiamo.