999. L'ultimo custode - 9788850236602

Questo romanzodi Martigli possiede tutti gli elementi vincentidei giali storici postdan Brown: - un intrigo internazionale che ruota attorno al Vaticano; - lo sviluppo narrativo su undoppio piano spazio-temporale. Il racconto passa continuamente (anche se meno ossessionatamentedi quanto non avvenga nei libridi Glenn Cooper)dal’epoca rinascimentale incarnatada Lorenzo il Magnifico, i Borgia e Picodela Mirandola ala Germania nazista; - un protagonista elegante, attrËnte e sicurodi sé, ma non un superuomo. Insomma un successo editoriale annunciato, come in realtà è poi stato. Ma c’è qualcosadi più in questo libro: lo studio approfonditodei tantissimi personaggidel rinascimento Romano e Toscano (ma non solo, vero Cristoforo Colombo??), la narrazione scorrevole, ma non banale ed un imprevedibile finale. Insomma, Martigli sidistinguedagli apocrifidi Brown e meritadi essere letto!!

Anche l’Italia ha il suodan Brown? Questo sembra essere l’obiettivodel’autore che attraverso unadettagliata e informata ricostruzione storica, cercadi offrire al lettore una avvincente narrazionedela vitadi Giovanni Pico, contedi Mirandola edele sue Tesi. Non le 900 tesi, nele quali il filoofo sosteneva l’esigenzadi una conciliazione universale tra tutte le religioni monoteiste, ma le ben più misteriose 99 tesi, che rappresentano il misteroda cui muove il racconto. Ed il loro contenuto è il segretodi cui l’Ultimo custode si fa portavoce, un segreto strenuamentedifesodai Templari,di cui la voce narrante sembra essere l’ultimo erede: tesi che avrebbero sconvolto, sedivulgate in tempi non maturi, gli equilibri tra gli stati e i potentidela terra. L’Autore sceglie una narrazione minimalista,descrivendo ambienti e contesti con precisione, senza però consegnare ad elementi fantastici o immaginativi lo svolgimentodela trama. Attraverso un’alternanza tra la storiadela Firenzedei Medici edegli intrighi romanidi Alessandro VI, il Borgia, e le vicendedel’Italia fascista, l’Autore ci introduce indue mondidiversi,due vicende colegateda un filo rosso, che si svolge lentamente lungo la narrazione che però rivela tutti i suoi segreti nele ultime pagine. Forse però proprio la sceltadi questo "montaggio paralelo" tra storie e contestidiversi rende a tratti pesante la lettura e richiede al lettore uno sforzo per ritrovare ogni volta l’atmosfera abbandonata pagine prima. Ala fine però a richiamare l’attenzione è l’intreccio tra finzione e realtà, un intreccio ben articolato che solecita il lettore a comprenderedove la storia cede il passo al’invenzione narrativa. E sicuramente l’Autore ha partita vinta nel rendere incerta questa linea ...