Togliere il disturbo? Noi scegliamo di affrontare la «sfida educativa» - 9788866189268

Togliere il disturbo? Noi scegliamo di affrontare la «sfida educativa»: La scuola italiana è quella descritta dalla Mastrocola nel suo ultimo libro "Togliamo il disturbo"? L'autore ha vissuto l'esperienza della lettura di quel libro come una grande "provocazione". Si può scegliere di "togliere il disturbo", rassegnarsi a pensare di fare il proprio dovere, limitandosi a spiegare e interrogare. La naturale conseguenza di questo modo di affrontare il problema è pensare che la scuola non funziona più, che i ragazzi pensano ad altro e la "cultura" non attrae. C'è però un altro modo di affrontare la "questione": accettare la sfida e credere che quel problema può diventare la più grande opportunità di cambiamento per la società. Ogni figlio, ogni alunno, guardandoci ci chiede di essere aiutato a "camminare" verso ciò per cui vale la pena vivere. Non importa se è lì ad apprendere matematica, economia, diritto, italiano o religione. La domanda è sempre quella e la risposta va cercata all'interno della proposta contenuta in ciascun insegnamento. L'emergenza educativa - sostiene l'autore - non ha che fare con i figli o gli alunni ma con la scarsa presenza di autentici testimoni in grado di affermare, con il loro lavoro e la loro vita, che vale la pena vivere. L'insegnamento non può limitarsi allo svolgimento di una semplice lezione, non è un discorso, o il racconto di una teoria, ma è un'esperienza.
The Italian school is the one described by Maharana in his latest book "Scram"? The author has had the experience of reading that book as a great "provocation". You can choose to "remove noise", resign themselves to thinking to do your own homework, merely to explain and question. The natural consequence of this way of dealing with the problem is to think that the school no longer works, the boys think of nothing else and the "culture" does not attract. But there is another way to address the "matter": accept the challenge and believe that that problem can become the greatest opportunity of change for society. Every child, every pupil, asks us to look on and be helped to "walk" towards what is worth living for. No matter if it is there in learning mathematics, economics, law, Italian or religion. The question is always the same and the answer is to be found within the proposal contained in each course. The educational emergency-says the author-didn't deal with their children or students but with the scarcity of authentic witnesses able to say, with their work and their life, that life is worth living. Teaching cannot confine itself to a simple lesson, not a speech, or a theory, but it's an experience.