Caino. Il dettato di Abele al di là dell'abbandono - 9788883235368

Caino. Il dettato di Abele al di là dell'abbandono: «In questa provocatoria e originale riflessione filosofica sulla storia biblica di Caino e Abele, a occupare la scena è la missione del colpevole. Senza di lui non vi sarebbe ragione di convocare e scuotere le coscienze, intorpidite dai consueti pregiudizi e dalle consolidate difese. Il mondo biblico è da sempre un crogiuolo di archetipi che, nel ridiscutere i grandi temi della vita, li attualizza. Mai come ora il faccia a faccia tra Caino e Abele - e la dinamica ad esso insita dell'io per l'altro - si pone quale metafora di una strenua lotta tra obbedienza e libertà, all'insegna della responsabilità. Caino è il detentore del marchio, del segno indelebile e imprescindibile di ciò che rende ancora udibile la voce di Abele: l'alterità come inquietudine del soggetto. Partendo dal bagaglio di secolare saggezza che la filosofia ci offre, l'autrice ne ripropone il ruolo maiuetico come balsamo al disagio esistenziale moderno.»
"In this provocative and original philosophical reflection on the biblical history of Cain and Abel, the mission of the culprit occupies the scene. Without him there would be no reason to summon and shake consciences, numfores by the usual prejudices and consolidated defenses. The biblical world has always been a melting pot of archetypes that, in re-discussing the great themes of life, modernizes them. Never before has the face-to-face between Cain and Abel - and the dynamics of the self for the other - been a metaphor for a strenuous struggle between obedience and freedom, in the name of responsibility. Cain is the holder of the mark, of the indelible and essential sign of what makes Abel's voice still audible: the otherness as the subject's restlessness. Starting from the baggage of centuries-old wisdom that philosophy offers us, the author proposes its maiuetic role as a balm to modern existential discomfort."