Mondi multipli. Vol. 2: Lo splendore dei mondi - 9788894484793

Mondi multipli. Vol. 2: Lo splendore dei mondi: Quando si dà credito a ciò che gli altri (i "primitivi", i "selvaggi", i "sottosviluppati": i non occidentali) ci dicono, quando si ammettono le loro cosmovisioni come tanto valide quanto la nostra, si spalanca un panorama sorprendente e vertiginoso, composto di una molteplicità di mondi umani organizzati secondo linee assai diverse da quelle che percorrono il nostro. Non solo, dunque, un altro mondo è possibile: gli umani sono capaci di innumerevoli mondi e molti di questi già popolano il pianeta. Che aspetto hanno questi mondi, quando li guardiamo come possibilità alternative di essere umani? E come entrare in relazione con essi rispettandone la logica culturale e l'intima armonia? Questo volume presenta una manciata di scorci di mondi altri, proposta da autori che interpretano l'antropologia come avventura filosofica e impegno diplomatico. Che si tratti di costruire persone producendo corpi che conoscono; di rendere incompleti gli individui; di diventare soggetti in un lento processo di individuazione che dura fino alla morte o della paura di fronte alle forze che ci desoggettivano, ciascun modo dell'umano va compreso secondo i suoi propri principi, nella coerenza e nell'intelligenza delle relazioni che sa intessere e della conoscenza che sa produrre.
When we give credit to what others (the "primitives", the "wild", the "underdeveloped": the non-Western) tell us, when they admit their cosmovisions as valid as ours, a surprising and dizzying panorama opens up, composed of a multiplicity of human worlds organized along lines very different from those that run through ours. Not only, therefore, another world is possible: humans are capable of countless worlds and many of them already populate the planet. What do these worlds look like when we look at them as alternative possibilities of being human? And how can we relate to them while respecting their cultural logic and intimate harmony? This volume presents a handful of glimpses of other worlds, proposed by authors who interpret anthropology as a philosophical adventure and diplomatic commitment. Whether it's building people by producing bodies they know; to make individuals incomplete; to become subjects in a slow process of identification that lasts until death or fear in the face of the forces that subject us, each way of the human must be understood according to his own principles, in the coherence and intelligence of relationships that he knows knowledge it can produce.