L'anarchia selvaggia - 9788898860814

L'anarchia selvaggia: Da dove viene il dominio dell'uomo sull'uomo? Come si afferma la coercizione politica? Per rispondere a queste domande cruciali Clastres - smantellando un consolidato pregiudizio etnocentrico - interroga le società "selvagge", che non considera affatto degli insiemi sociali primitivi costretti a evolvere nella direzione della gerarchia e della divisione sociale per accedere alla civiltà. Il tratto peculiare che emerge dalle sue ricerche e riflessioni è che le società "selvagge" resistono coscientemente a qualsiasi accumulazione del potere al proprio interno, proprio per evitare che la disuguaglianza possa insinuarsi nel corpo sociale. E lo fanno ponendo i propri capi tribali sotto il segno di un debito verso la comunità che impedisce al loro desiderio di prestigio di trasformarsi in desiderio di potere. Sono appunto questi capi senza potere che esprimono compiutamente la filosofia politica del pensiero selvaggio, il suo essere non senza ma "contro" lo Stato. Introduzione di Roberto Marchionatti.
Where does the domination of man by man? As it States political coercion? To answer these crucial questions Clastres-dismantling an ethnocentric bias consolidated-interrogates the society "wild", which does not consider at all the collections primitive forced to evolve in the direction of the social hierarchy and Social Division to gain access to civilization. The peculiar trait that emerges from his research and reflections is that companies "wild" consciously resist any accumulation of power at home, just to avoid that inequality may creep in the social body. And they do it by placing their tribal leaders under the banner of a debt to the community that prevents their desire for prestige to turn into lust for power. Are these leaders without being able to express fully the political philosophy of the wild thought, his being no buts "against" the State. Introduction by Robert Macdonald.