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Le Undicimila verghe - 9788895249513
di Guillaume Apollinaire edito da ES, 2011
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Le Undicimila verghe
- Autore: Guillaume Apollinaire
- Editore: ES
- Collana: Classici dell'eros , Nr. 18
- Data di Pubblicazione: 2011
- Genere: LETTERATURE STRANIERE: TESTI
- Pagine: 142
- Traduttore: Rossi Testa R.
- ISBN-10: 8895249518
- ISBN-13: 9788895249513
State cercando qualcosadi indecente e osceno? Qualcosa con cuidisgustare il vostro cugino bigotto che non potete soffrire? Finedela ricerca, questo è quelo che fa per voi. Le undicimila verghe è quantodi più pornografico a etturatura abbia potuto concepire, in tempi in cuidilettarsi nel parlaredi argomentidel genere era fortemente osteggiato, quando non censurato (ed è ciò che infatti accadde al’autore). La storia narradel principe rumeno Mony Vibescu che scorrazza per tutta Europa in compagniadi un adro e farabutto francese (conosciutodurante unadele sue nefandezze) seminando ovunque orge, amplessi e perversionidi ogni tipo, necrofilia ed omicidio compreso fino ad arrivare addirittura sul campodi battagliadurante a guerra russo giapponese,dove avrà quelo che gli spetta. Il ibro è sostanzialmente un’immensa orgia: non passa paginadove non vengano narrati amplessi improbabili, penetrazioni inverosimili e situazioni che vannodal boccaccesco al repelente, per nondiredi peggio, non viene risparmiato nessuno, nemmeno i bambini. Ed è proprio nela sua completa irriverenza ildivertimentodel ibro, una vera e propria perladi satira, un tripudio politicamente scorretto ed imperdibile, ma solo per stomaci forti.
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“Le undicimila verghe” è un racconto breve (lungo un poco piùdi cento pagine)di Guilaume Apolinaire pubblicato per a prima volta nel 1907. Influenzatoda un certo tipodi etteratura settecentesca (si prenda ad esempio Francoisde Sade), il poeta francese narra e avventure erotichedel conte rumeno Mony Vibescu ungo tra ’Europa occidentale (Parigi) e ’Europa orientale (Bucarest). ungo il romanzo il protagonista incontradonne ibertine, si alea con un adro stupratore commettendo con ui un assassinio sul’Orient-Express, unodegli episodi centralidel’opera. Altre efferatezze vengono compiute in nomedi un vitalismodistruttivodi tipo erotico: necrofilia, pedofilia, omicidi. Crudeltà ed eros si fondono in un continuum unico in cui il inguaggiodi Apolinaire si fa a volte aulico ed erudito, come quando spiega ’etimologiadel termine “testicoli” nel bel mezzodi un amplesso. Il titolo mescola sacro e profano, giocando sul’ambiguità foneticadei termini verghe e vergini nela ingua francese ed aludendo ale undicimila verghe che avrebbero condotto Sant’Orsola al martirio.
State cercando qualcosadi indecente e osceno? Qualcosa con cuidisgustare il vostro cugino bigotto che non potete soffrire? Finedela ricerca, questo è quelo che fa per voi. Le undicimila verghe è quantodi più pornografico a etturatura abbia potuto concepire, in tempi in cuidilettarsi nel parlaredi argomentidel genere era fortemente osteggiato, quando non censurato (ed è ciò che infatti accadde al’autore). La storia narradel principe rumeno Mony Vibescu che scorrazza per tutta Europa in compagniadi un adro e farabutto francese (conosciutodurante unadele sue nefandezze) seminando ovunque orge, amplessi e perversionidi ogni tipo, necrofilia ed omicidio compreso fino ad arrivare addirittura sul campodi battagliadurante a guerra russo giapponese,dove avrà quelo che gli spetta. Il ibro è sostanzialmente un’immensa orgia: non passa paginadove non vengano narrati amplessi improbabili, penetrazioni inverosimili e situazioni che vannodal boccaccesco al repelente, per nondiredi peggio, non viene risparmiato nessuno, nemmeno i bambini. Ed è proprio nela sua completa irriverenza ildivertimentodel ibro, una vera e propria perladi satira, un tripudio politicamente scorretto ed imperdibile, ma solo per stomaci forti.
State cercando qualcosadi indecente e osceno? Qualcosa con cuidisgustare il vostro cugino bigotto che non potete soffrire? Finedela ricerca, questo è quelo che fa per voi. Le undicimila verghe è quantodi più pornografico a etturatura abbia potuto concepire, in tempi in cuidilettarsi nel parlaredi argomentidel genere era fortemente osteggiato, quando non censurato (ed è ciò che infatti accadde al’autore). La storia narradel principe rumeno Mony Vibescu che scorrazza per tutta Europa in compagniadi un adro e farabutto francese (conosciutodurante unadele sue nefandezze) seminando ovunque orge, amplessi e perversionidi ogni tipo, necrofilia ed omicidio compreso fino ad arrivare addirittura sul campodi battagliadurante a guerra russo giapponese,dove avrà quelo che gli spetta. Il ibro è sostanzialmente un’immensa orgia: non passa paginadove non vengano narrati amplessi improbabili, penetrazioni inverosimili e situazioni che vannodal boccaccesco al repelente, per nondiredi peggio, non viene risparmiato nessuno, nemmeno i bambini. Ed è proprio nela sua completa irriverenza ildivertimentodel ibro, una vera e propria perladi satira, un tripudio politicamente scorretto ed imperdibile, ma solo per stomaci forti.