Lingua e processo. Le parole del diritto di fronte al giudice. Atti del convegno (Firenze, 4 aprile 2014) - 9788889369715

Lingua e processo. Le parole del diritto di fronte al giudice. Atti del convegno (Firenze, 4 aprile 2014): Ancora un incontro tra linguisti e giuristi che si sono di nuovo ritrovati nella Villa di Castello, questa volta per discutere insieme della lingua che si manifesta nel processo. Il processo, che accerta i diritti, è anche un banco di prova della lingua del diritto e della sua capacità comunicativa perché è la scena dove s'incontrano protagonisti diversi: la legge, i giudici, gli avvocati, i cancellieri, i consulenti, i poliziotti, i carabinieri, e le parti private. Più che un crogiuolo il processo è apparso una fucina: un luogo dove si fonde, ma anche - senza confondere - talvolta si crea un lessico nuovo. Ma con un rischio per la lingua giuridica: che aumentino i momenti di incomunicabilità; non solo tra i giuristi e i cittadini comuni con evidente pregiudizio alla fine pure per la democrazia, ma anche tra gli stessi cultori del diritto che spesso, tutti presi all'interno dei loro specialismi, non si capiscono più, per paradosso, neppure tra loro. Una maggiore consapevolezza linguistica dovrà contribuire a restituire a tutti i giuristi una base culturale comune, che sia di cultura alta e non meramente tecnica, per tornare a comprendersi, e farsi comprendere di più dai cittadini.
Still a meeting between linguists and jurists who are again found in the Villa di Castello, this time to discuss the language which manifests itself in the process. The process, which ensures the rights, is also a test of the language of law and his communication skills because it is the scene where they meet different protagonists: law, judges, lawyers, court clerks, advisors, cops, police, and private parties. More than a melting pot the process appeared a forge: a place where blends, but also ??? without confusing-sometimes you create a new vocabulary. But with a risk to legal language: to increase the times of lack of communication; not only among lawyers and ordinary citizens with evidence of prejudice at the end as well for democracy, but also between the same lovers of law that often, all taken within their specialisms, do not understand each other more, paradoxically, not even each other. Greater awareness will help to return to all lawyers a common cultural base, which is of high culture and not merely technical, to return to understand each other, and be understood by most citizens.