La sovrana lettrice - 9788845926266

Il testo scorre velocemente, ironico e rappresenta un modo divertente per elogiare la lettura. Con quel suo modo di scrivere asciutto e diretto, con dialoghi perfetti che nel non detto permettono di descrivere quanto è indispensabile per capire quello che occorre capire, Alan Bennett ci consente di passare un paio di ore di sereno divertimento. Inizialmente la Sovrana non reputa utile la lettura perché la lettura non è agire ma poi, complici i suoi cani che abbaiono a un furgone di una biblioteca circolante nel giardino in sosta, scopre piano piano il piacere della lettura, un piacere che si fa quasi ossessivo e diventa preminente nella vita della Sovrana. La lettura fa conoscere altre vite, rende sensibili, fa pensare, ci apre al mondo, fa sorgere domande, e il piacere che prova vorrebbe trasmetterlo agli altri e questo, a lungo andare, provoca un certo imbarazzo. Alla corte fanno di tutto per distoglierla ma nulla ferma la Sovrana. Poi un giorno, a uno degli innumerevoli concerti pensa che Mozart aveva la sua voce, Beethoven anche, invece la lei, la Sovrana, non ha una propria voce, nessuno si ricorderà di lei, e se la lettura è importane rimane sempre un non agire. Lei non può permetterselo ed ecco che è decisa ad avere una propria voce con cui farsi ricordare: dovrà scrivere... e questo sarà nuovamente un elemento di imbarazzo. Mentre legge il lettore sembra quasi giocare figurine, inconsciamente si trova a dire questo l’ho letto, questo l’ho letto, questo no e si annota il testo che si sente spinto a leggere, quindi anche su questo aspetto non si può che lodare Bennett... che dire buona lettura... del testo e di quanti più libri ivi indicati si è stimolati a leggere.

L’invito alla lettura viene da un personaggio d’eccezione, La sovrana lettrice di Alan Bennett ( Adelphi 2007), cioè la regina d’Inghilterra. Iniziata ella stessa alla lettura in tarda età e in maniera strampalata, si avventura nel mondo dei libri guidata da un ragazzo magrolino coi capelli rossi, Norman Seakins, che lavora a tempo pieno come lavapiatti e nei ritagli di tempo si rifugia in una biblioteca circolante parcheggiata davanti alle cucine reali. La regina, come ci spiega, per dovere istituzionale non ha hobby. L’incontro casuale con il giovane Norman cambierà profondamente l’atteggiamento della sovrana e il destino di entrambi. A palazzo tutta la corte ostenta un’ostinata ostilità alla lettura; la regina si vede quindi costretta a giustificare il persistere nel suo leggere finalizzandolo all’utile scopo di indagare la natura degli esseri umani: il piacere viene sempre dopo il dovere. L’ostinazione della regina nella lettura arrivò a condizionare anche la vita del personale di corte che si sentiva sopraffatto dai libri che i sudditi, ormai consapevoli dei nuovi gusti della sovrana offrivano al posto dei soliti fiori. Anche i cani non gradirono il cambiamento: l’interesse per i libri li privava dei lanci della palla e del bastone; niente rimaneva delle frenetiche scorrazzate di una volta. Ma ormai un percorso si è compiuto: la sovrana completamente catturata dal nuovo hobby è ormai in grado di dichiarare apertamente di leggere per puro piacere, non per senso del dovere. Solo i familiari possono godere del cambiamento in quanto il nuovo interesse ha allentato l’attenzione su di loro e diminuito il rigore delle sue pretese nell’espletamento dei loro obblighi istituzionali. Lei stessa infatti ha incominciato a compiere con meno slancio, e talvolta malvolentieri i suoi doveri. A un certo punto, con sua sorpresa, iniziò a fare di testa sua, stravolgendo il cerimoniale e concedendosi ampie deroghe ai programmi. Prese così a dialogare con i suoi sudditi improvvisando letture di poesia . Ma qualcosa di nuovo , di più coinvolgente stava succedendo, non è più solo la curiosità verso un mondo sconosciuto che muove i suoi interessi : leggere produce in lei profondi cambiamenti : tristezza, rimpianti, una sensibilità verso gli altri mai provata prima. La regina si stava trasformando in un essere umano. Dapprima ella pensa che non sia un cambiamento auspicabile, poi ci prende gusto, sino a voler ricominciare da capo la sua vita. Ma ci sono ancora altri importanti passi da compiere in questo cammino di maturazione e di crescita con i libri e val la pena di conoscerli leggendo questo divertente racconto contagiati dall’entusiasmo della sua protagonista, la sovrana lettrice, appunto.

A dire poco geniale. Mi e’ stato consigliato da una persona che solitamente legge polpettoni. Mi sono fidata e l’ho comprato. Inaspettatamente mi sono trovata in un racconto molto esilarante. Una regina che scopre la lettura. Ma non finisce qui. Vuol fare conoscere a tutti l’importanza di essa e coinvolge un folto gruppo di personaggi che solitamente ruotano anonimamente attorno a lei. Particolarmente fluido e veloce. Lo si legge tutto d’un fiato. Stimola a fare il "passaparola" Mi e’ piaciuto parecchio. Sartisa 20 novembre 2010