Socrate. Bellezza, amore, amicizia, morte nei dialoghi di Platone - 9788871867663

Socrate. Bellezza, amore, amicizia, morte nei dialoghi di Platone: Per volere di Romolo Valli, nel 1979, Gian Piero Bona aveva terminato la sua riscrittura dei Dialoghi di Platone legati alla morte di Socrate. L'intenzione di Valli era di pubblicare il testo teatrale e le note di lavoro dell'autore nelle Edizioni dell'Eliseo, dopo la sua rappresentazione già programmata per la stagione 1980-81. Ma Valli morì il primo febbraio 1980, e il lavoro di Bona è tornato platonicamente in quel mondo delle idee da cui era nato, rimanendo per ben quarant'anni quale omaggio al grande attore e a un immenso amico. È alfine giunto il miracolo. Moretti&Vitali ha deciso di pubblicare il testo teatrale nella collana "Narrazioni della conoscenza" diretta da Flavio Ermini. Il Socrate di Bona torna in tal modo a vivere. E viene edito nella forma in cui era stato concepito. Come struttura portante del racconto, Bona ha scelto il processo a Socrate così come viene rievocato nell'Apologia, ma solo in tre momenti: l'accusa di corruzione, che permette a Bona di "aprire" verso il Convito e il Fedro, cioè verso la teoria dell'amore e dell'ebbrezza divina; poi verso il Critone, che è in fondo il dialogo del carcere (e qui comparirà anche Platone); e infine sul Fedone con le sublimi meditazioni conclusive sulla morte e l'Aldilà.
At the behest of Romolo Valli, in 1979, Gian Piero Bona had finished his rewriting of Plato's Dialogues related to the death of Socrates. Valli's intention was to publish the playwright's play and the author's working notes in the Elysee Editions, after his performance already scheduled for the 1980-81 season. But Valli died on February 1, 1980, and Bona's work is platonically returned to the world of ideas from which he was born, remaining for forty years as a tribute to the great actor and an immense friend. The miracle is finally over. Moretti&Vitali decided to publish the theatrical text in the series "Narratives of Knowledge" directed by Flavio Ermini. Bona's Socrates thus comes back to life. And it is produced in the form in which it was conceived. As the backbone of the story, Bona chose the trial of Socrates as it is recalled in the Apology, but only in three moments: the accusation of corruption, which allows Bona to "open" towards the Convito and the Fedro, that is, towards the theory of love and intoxication divine; then towards the Criton, which is basically the dialogue of the prison (and here will also appear Plato); and finally on the Fedon with the sublime concluding meditations on death and the afterlife.