Cartografia e progettazione territoriale. Dalle carte coloniali alle carte di piano - 9788860081513

Cartografia e progettazione territoriale. Dalle carte coloniali alle carte di piano: La Terra è sotto l'occhio elettronico dei satelliti in orbita che trasmettono in permanenza informazioni su ogni angolo del mondo. La trasmissione istantanea dei dati permette di costruire migliaia di immagini organizzate in tavole, diagrammi, grafici. Qualunque dato registrato può essere elaborato: è possibile conoscere l'estensione della superficie agricola irrigata della Sicilia o il grado di inquinamento del Reno. Eppure proprio tale saturazione informativa, che avrebbe, secondo alcuni, vanificato il ruolo della cartografia, al contrario, lo rilancia, assegnandole il compito di tradurre le fotografie satellitari rivolte agli esperti in strumenti alla portata di tutti. Ma il nuovo ruolo che essa svolge investe anche il mondo della progettazione territoriale: mediante nuove configurazioni grafiche, offerte dai sistemi GIS, traduce i principi della sostenibilità quali partecipazione, cogestione, sviluppo in strumenti per la pianificazione e la concertazione. Questo libro traccia l'evoluzione storica dell'uso della cartografia nella progettazione dal colonialismo alla pianificazione sostenibile per riflettere sulle ragioni di questa costante presenza. Il quadro che ne scaturisce, seppur composito e articolato, mostra la necessità di ripensare una cartografia riflessiva che si interroghi non solo sul come comunicare ma su cosa comunicare, consapevole del proprio potere e del ruolo sociale che è chiamata a ricoprire.
The Earth is under the electronic eye of the orbiting satellites that transmit continuously information on every corner of the world. Instant transmission of data allows you to build thousands of images organized in tables, charts, graphs. Any recorded data can be processed, it is possible to know the extent of irrigated agricultural area of Sicily or the degree of pollution of the Rhine. Yet precisely this informative saturation, which would, according to some, undermined the role of cartography, conversely, raises, by assigning them the task of translating the satellite photographs intended for experts in the tools available to everyone. But the new role it plays also involves the world of territorial planning: using new graphics options, offered by GIS, translates the principles of sustainability such as participation, co-determination, developing tools for planning and consultation. This book traces the historical evolution of the use of cartography in designing sustainable planning from colonialism to reflect on the reasons of this constant presence. The picture that emerges, although composite and articulate, shows the need to rethink a reflexive cartography that is questioning not only on how to communicate but on what to communicate, conscious of its power and of the social role that it is called to serve.