Alfabeti d'Italia. La lotta contro l'ignoranza nell'Italia unita - 9788805072354

Alfabeti d'Italia. La lotta contro l'ignoranza nell'Italia unita: Al momento dell'Unità gli italiani che sapevano leggere e scrivere erano appena 6 milioni, un quarto della popolazione. È legittimo sospettare che tra questi molti fossero alfabeti dalle incerte capacità. Gli italofoni erano inoltre una ridotta minoranza, in prevalenza concentrati in alcune regioni del Paese. Da quel momento venne ingaggiata una vera e propria guerra all'ignoranza, combattuta su più fronti: la scuola innanzi tutto, ma anche mediante le tante iniziative promosse da benefattori e filantropi per adulti, soldati, giovani lavoratori, donne. Il volume lo documenta con ampiezza di dati e ricchezza di documentazione. Non mancarono aspetti contraddittori. Fu a lungo persistente il timore che un eccesso di istruzione potesse avere pericolose conseguenze sul piano degli equilibri sociali e non tutti fruirono allo stesso modo del diritto alla conoscenza. Ma bisogna riconoscere che, pur fra limiti e difficoltà di ogni genere, la conquista dell'alfabeto rappresentò un fenomeno davvero epocale. Lo dimostrano sia la varietà dei luoghi dell'alfabetizzazione sia quella dei protagonisti in campo: politici e intellettuali, pedagogisti e uomini di scuola, preti e massoni, socialisti e cattolici, ciascuno con la sua fede ideale, ma tutti convinti che l'Italia unita non potesse più tollerare italiani senza alfabeto.
At the time of the drive the Italians who could read and write were just 6 million, a quarter of the population. And rightfully suspect that among these many were alphabets from uncertain ability. The Italian speakers were also reduced minority, mainly concentrated in some regions of the country. From that moment he was hired a real war on ignorance, fought on several fronts: firstly, but also by the many initiatives promoted by benefactors and philanthropists for adults, soldiers, young workers, women. The volume documents it with data amplitude and richness of documentation. There were some contradictory aspects. It was long the persistent fears that a glut of education could have dangerous consequences in terms of social balance and not everyone had the same way of the right to know. But it must be recognized that, while between limitations and difficulties of all kinds, the conquest of the alphabet was a truly momentous phenomenon. This is demonstrated both the variety of places of literacy is one of the protagonists in the field: politicians and intellectuals, educationists and men of Freemasons, Socialists and Catholics, priests and school, each with its own great faith, but all are convinced that Italy color could no longer tolerate Italians without alphabet.