Trasposizioni. Glossarietto di psicoanalisi - 9788857539010

Trasposizioni. Glossarietto di psicoanalisi: Oggetti enigmatici, immagini, vignette cliniche, pensieri randagi, reverie, appunti di letture, progetti; e ancora postille a film e mostre, ricordi, dubbi, ossessioni, ma sempre riflessi nello specchio della psicoanalisi-, questo è un libro di trasposizioni. Nate da momenti in cui all'autore è parso intuire una soluzione per problemi incontrati nel lavoro quotidiano o per punti oscuri ma appassionanti della teoria, esse si ordinano in una sorta di glossarietto 'apocrifo' (in quanto personale e spesso controcorrente) di psicoanalisi. Come piccole epifanie in cui vive sempre un'emozione - che sia di divertimento, stupore, gratitudine, tristezza, gioia - le varie voci esprimono lo stile della persona e dell'analista nel curare la sofferenza psichica e fanno intravedere l'immaginario che lo nutre. Pagina dopo pagina si delinea l'idea di una psicoanalisi che sta soprattutto nella capacità di saper attendere e di sapersi sorprendere. Lavorare nel luogo dell'inconscio, per definizione un luogo di negatività, richiede di saper esercitare una forma di scetticismo dolce: dopotutto, un modo dell'ospitalità.
Enigmatic objects, images, clinical vignettes, stray thoughts, reverie, notes from lectures, projects; and yet small print films and exhibitions, memories, doubts, obsessions, but always reflected in the mirror of psychoanalysis, this is a book of transpositions. Nate from times when the author seemed to sense a solution to problems encountered in daily work or dark spots but the theory, they are ordered in a sort of short glossary ' apocryphal ' (as personal and often contrarian) of psychoanalysis. Like little epiphanies in which he lives always exciting-it's fun, AWE, gratitude, sadness, joy-various voices express the style of the person and of the analyst in treating mental suffering and suggest the imagery that feeds it. Page after page is outlined the idea of a psychoanalysis that is mainly the ability to wait and to know how to surprise. Working in the place of the unconscious, by definition a place of negativity, requires you to be able to exercise a form of gentle scepticism: after all, a way of hospitality.