Johann Baptist Metz - 9788837222185

Johann Baptist Metz: Cresciuto alla scuola di Karl Rahner, del quale rielaborò anche alcune opere, di fronte alla insignificanza "politica" del cristianesimo, Johann Baptist Metz avverte la necessità di superare la teologia trascendentale del maestro per far valere la dimensione pratica della teologia. Diventa così il fondatore di una "nuova teologia politica", nella quale si consideri il mondo come luogo del mostrarsi di Dio e quindi come luogo nel quale la fede cristiana si presenti con la sua valenza politica. Ciò comporta che si esca dalla "religione borghese" e si dia vita a una Chiesa capace di attuarsi come comunità dell'esodo, cioè comunità critica grazie alla memoria sovversiva di Gesù che essa è chiamata a tenere desta, in particolare nei confronti delle vittime. Tra queste in particolare quelle prodotte dalla Shoà, l'evento che segna il secolo XX e impone la necessità di una nuova teodicea: non si può, infatti, non ascoltare l'interrogativo che sgorga da quella tragedia: "Come parlare di Dio dopo Auschwitz?". Teologia in processo quella di Metz, che si è precisata gradualmente, ma che è servita a far uscire la riflessione dalle questioni astratte, relative alle condizioni di possibilità dell'evento cristiano, per farla approdare alla domanda che sale dal male del mondo.(Giacomo Canobbio)
Grew up in the school of Karl Rahner, which reworked works opposite the political insignificance of Christianity, Johann Baptist Metz is a need to overcome the transcendental theology of the master to exercise the practical dimension of theology. Thus became the founder of a "new political theology", in which consider the world as a show of God and then as a place in which the Christian faith will come up with its political significance. This means that you get out of "religion" and give life to a church capable of implemented as a community of exodus, namely subversive memory criticism of Jesus community that it is called to keep awake, particularly to the victims. Among these in particular those produced by the Shoah, the event which marks the twentieth century and imposes the need for a new theodicy: you can not, in fact, do not listen to the question which springs from that tragedy: "How can we talk about God after Auschwitz?". Process theology to Metz, which is pointed out gradually, but which served to bring out the reflection from the abstract issues, relating to the conditions of possibility of the Christian event, the question that comes up from the evil of the world. (James Canobbio)