Mimesis 1946-2016. Atti delle giornate di studio su Erich Auerbach (Pavia, Collegio Ghislieri, 27-28 aprile 2016) - 9788869520792

Mimesis 1946-2016. Atti delle giornate di studio su Erich Auerbach (Pavia, Collegio Ghislieri, 27-28 aprile 2016): Le giornate di studio su Erich Auerbach celebrano il 60° anniversario della pubblicazione di Mimesis. Gli atti raccolgono 8 contributi che affrontano da prospettive diverse un tema particolare, per fornire nuovi spunti di studio su una delle maggiori figure del panorama critico-letterario novecentesco. L'intervento di Maria Luisa Meneghetti affronta problematiche sulla lingua letteraria medievale e dantesca prendendo spunto dal saggio auerbachiano Lingua letteraria e pubblico. Il contributo di Mario Domenichelli propone una riflessione sui metodi impiegati da Auerbach e da Benjamin in relazione alla ricerca etimologica come strumento di conoscenza. La questione della figuralità e la concezione auerbachiana del tempo vengono approfonditi da Pietro Cataldi, mentre Federico Bertoni si interroga sull'eredità del metodo di Auerbach. Le due relazioni successive si soffermano sull'interesse di Auerbach per la letteratura francese: Lorenzo Renzi si concentra sulla linea da Montaigne a Proust; Daniele Giglioli propone un'indagine sulla poesia di Baudelaire. Riccardo Castellana estende la teoria del figurale attraverso Frye e Federico Francucci legge Auerbach attraverso l'opera di Pynchon.
The study days to celebrate the 60th anniversary of Erich Auerbach publication of Mimesis. Acts 8 collect contributions that address a particular topic from different perspectives, to provide new avenues of study on a major figure of 20th-century literary critic-panorama. The Maria Luisa Meneghetti tackles issues about Dante's medieval literary language and inspired by the wise auerbachiano literary language and audience. The contribution of Mario Domenichelli proposes a reflection on the methods used by Auerbach and Benjamin etymological in relation to research as an instrument of knowledge. The question of figuralit?? and auerbachiana conception of time are fleshed out by Pietro Cataldi, while James Baile questions the inheritance of Auerbach's method. The two subsequent reports dwell on Auerbach's interest for French literature: Lorenzo Renzi focuses on line from Montaigne to Proust; Daniele Gandi offers an investigation of the poetry of Baudelaire. Richard Castellana extends figural theory through Frye and Frederick Ferguson law Auerbach by Pynchon.