Antonio Rosmini. Ragione & libertà - 9788881555086

Antonio Rosmini. Ragione & libertà: Domenica 18 novembre 2007, nel duomo di Novara, l'abate Antonio Rosmini (Rovereto 1797 - Stresa 1855) è stato accolto tra i beati della Chiesa cattolica. All'Angelus di quel medesimo giorno, nel ricordare l'evento da qualche ora conclusosi, papa Benedetto XVI sottolineava come il nuovo beato costituisca un significativo esempio per la comunità ecclesiale a crescere nella consapevolezza che la luce della ragione umana e quella della grazia, quando camminano insieme, diventano sorgente di benedizione per la persona e la società. A mostrare l'armonia tra ragione e fede Rosmini lavorò tutta la sua vita, percorsa in queste pagine da Maurizio De Bortoli, il cui orizzonte abbraccia un'intera epoca, quella del diciannovesimo secolo, una età di profondi mutamenti in ogni ambito dell'esistenza. La narrazione di De Bortoli non delinea un semplice ritratto biografico, né è riconducibile al genere devoto dell'agiografia, che scade facilmente in sentimentali discorsi su pregi e virtù, davanti ai quali il lettore potrebbe sentirsi depresso più che spronato. Il libro, infatti, nasce da una grande passione e ne ispira una ancora maggiore: quella per Cristo, che animò tutta l'esistenza di Rosmini. Introdotto da Massimo Camisasca, il volume accoglie in fine una lettera di Pier Paolo Ottonello, che plaude con generose parole alla fatica dell'autore.
Sunday, November 18, 2007, in the Cathedral of Novara, the Abbot Antonio Rosmini (1797-1855 Stresa Rovereto) was incorporated among the blessed of the Catholic Church. At the Angelus on that same day, recalling the event a few hours ended, Pope Benedict XVI stressed that the new blessed constitutes a significant example for the ecclesial community to grow in awareness that the light of human reason and that of grace, when walking together, become a source of blessing for the person and society. To show the harmony between reason and faith Rosmini worked his whole life, traveled in these pages by Maurizio De Bortoli, whose horizon embraces an entire era, that of the nineteenth century, an age of great changes in every area of life. The narrative of De Bortoli not outlines a simple biographical portrait, nor is attributable to the kind devotee of hagiography, expiring easily into sentimental talk of merits and virtues, in front of which the reader might feel depressed more than prodded. The book, in fact, comes from a great passion and inspires even greater: that of Christ, that animated the whole existence of Rosmini. Introduced by Massimo Camisasca, volume in the end a letter by Pier Paolo Ottonello, saluting with generous words to fatigue of the author.