Controguerriglia. La 2ª armata italiana e l'occupazione dei Balcani 1941-1943 - 9788893274968

Controguerriglia. La 2ª armata italiana e l'occupazione dei Balcani 1941-1943: È poco ricordato, ma l'occupazione e le operazioni controguerriglia in Balcania, come erano ufficialmente designati i territori ex jugoslavi, costituirono indubbiamente il più importante sforzo bellico del Regio Esercito nella seconda guerra mondiale: 24 divisioni e tre brigate costiere svolsero compiti di occupazione e di controinsorgenza in Balcania: per confronto nel 1940, in Libia c'erano 14 divisioni, nella terza battaglia di El Alamein dell'ottobre 1942 otto divisioni, quattordici sul fronte greco-albanese erano schierate 14 divisioni; l'Armata Italiana in Russia inquadrava 10 divisioni. Il fronte balcanico fu il più difficile, caratterizzato da una guerra asimmetrica fatta di continue imboscate, rastrellamenti, stragi, massacri da una parte e dall'altra, fucilazioni, internamenti nei campi per civili come Arbe e Gonars, nel quadro più vasto di una feroce guerra civile di tutti contro tutti: comunisti di Tito, ustasha di Ante Pavelich, cetnici serbi, domobrançi sloveni, lotta caratterizzata da massacri come quello dell'intero III battaglione del 259° Reggimento Murge a Prozor, atrocità anche verso le popolazioni civili in vere e proprie pulizie etniche culminate...
It is little remembered, but the occupation and counter-guerrilla operations in the Balkans, as the former Yugoslav territories were officially designated, undoubtedly constituted the most important war effort of the Royal Army in World War II: 24 divisions and three coastal brigades carried out occupational and counter-emergence tasks in the Balkans: by comparison in 1940, in Libya there were 14 divisions, in the third Battle of El Alamein in October 1942 eight divisions, fourteen on the Greek-Albanian front were 14 divisions; the Italian Army in Russia framed 10 divisions. The Balkan front was the most difficult, characterized by an asymmetric war made up of continuous ambushes, roundups, massacres, massacres on both sides, shootings, internment in camps for civilians such as Arbe and Gonars, in the larger picture of a "I think it's a good thing that we're going to be able to do that," he said. civilian populations in real ethnic cleansing culminated...