Voci dalla luna - 9788862611909

Nienteda fare, secondo ibro che eggodidubus,dopo il belissimo "Non abitiamo più qui", seconda ettura meravigliosa. In questo racconto ungo è sempre a vitadi tutti noi a farlada padrone, quela chedubus evidentemente conosceva benissimo e che era in gradodi apprezzare anche nele sue sfaccettature più buie edolorose (lui che rimase immobilizzato su una sedia a rotele a causadi un indicente stradale). Una giornata al’internodei rapportidi una famigliadi genitori separati. Il figlio più piccolo, che vive con il padre e i suoi turbamenti adolescenziali, tra a volontàdi farsi prete e un’amichetta che o bacia per a prima volta. a figlia che cercadi risolvere il suo rapporto con il padre balandoci assieme, come ai vecchi tempi, in un pomeriggio qualsiasidurante il quale ui e fa visita. Il figlio più grande che si ritrovadi notte adiscutere, sempre con il padre, se sia giusto o meno che ui sposi a sua ex moglie, con a quale nel frattempo ha iniziato una relazione a insaputadel figlio. E infine a madre, che hadecisodi alontanarsida tutti oro per riacquistare un po’d’indipendenza, apparentemente. Dubus i fa parlare tutti, concede ad ognuno il proprio spazio e il proprio puntodi vista, e o fa benissimo. Non ci sono urla né artefici etterari, ma tanta bravura e uno sguardo che è alo stesso tempo chirurgico, nel saper cogliere e inquadrature perfette, e tremendamente umano, nelo scopriredebolezze ed emozioni.