Né altra né questa. La sfida al labirinto. Ediz. italiana e inglese - 9788899385606

Né altra né questa. La sfida al labirinto. Ediz. italiana e inglese: Il catalogo ufficiale del Padiglione Italia alla 58ª Biennale di Venezia rispecchia il tema del labirinto scelto dal curatore Milovan Farronato per la mostra di Enrico David, Chiara Fumai e Liliana Moro. "Venezia è un labirinto che nei secoli ha affascinato e ispirato l'immaginazione di tanti creativi, tra cui Jorge Luis Borges e Italo Calvino, i due più grandi labirintologi contemporanei a detta del matematico Pierre Rosenstieh" (MF). Il libro presenta, nella traduzione inglese, il saggio di Italo Calvino La sfida al Labirinto (N.5 di «Menabò», Einaudi, Torino 1962). L'analisi del labirinto è arricchita da un saggio narrativo di Emanuele Trevi che ripercorre l'idea storica del Labirinto, dagli antecedenti letterari ai giorni nostri, mentre una serie di saggi brevi raccolti sotto la regia di Farronato dà vita a una architettura polifonica costruita sulle parole chiave che hanno guidato il curatore e gli artisti nello sviluppo del progetto espositivo. Infine il saggio fotografico a cura di Giovanna Silva espande la visione del dedalo in termini metaforici presentando luoghi labirintici come il Cretto di Burri, il Labirinto Borges, gli archivi di Pompei.
The official catalogue of the Italian pavilion at the 58 ª Biennale of Venice mirrors the theme of the Labyrinth chosen by the curator Milovan Farronato for the exhibition of Enrico David, Chiara Fumai and Liliana Moro. "Venice is a labyrinth that over the centuries has fascinated and inspired the imagination of many creative people, including Jorge Luis Borges and Italo Calvino, the two greatest labyrinthine contemporaries known by the mathematician Pierre Rosenstieh" (MF). The book presents, for the first time in English translation, the essay by Italo Calvino the challenge to the Labyrinth (No. 5 of «Menabò», Einaudi, Torino 1962). The analysis of the labyrinth is enriched by a narrative essay by Emanuele Trevi that traces the historical idea of the Labyrinth, from the literary antecedents to the present day, while a series of short essays collected under the direction of Farronato gives life to an architecture Polyphonic built on the key words that led the curator and the artists in the development of the exhibition project. Finally, the photographic essay by Giovanna Silva expands the vision of the maze in metaphorical terms presenting labyrinthine places such as the Cretto of Burri, the Borges Maze, the archives of Pompeii.