Se vuoi la pace costruisci istituzioni di pace. Atti del Colloquio Internazionale di Dottrina sociale della Chiesa - 9788846509239

Se vuoi la pace costruisci istituzioni di pace. Atti del Colloquio Internazionale di Dottrina sociale della Chiesa: Negli ultimissimi anni, le continue fratture internazionali e le persistenti minacce facilitano il riemergere del significato più profondo del vocabolo "pace". D'altra parte, se anche oggi riscontriamo una "deficienza strutturale" nell'ordine internazionale e nella sua governance, non possiamo credere di poterla colmare con costruzioni artificiose. Gli autori che hanno contributo al volume hanno accettato una sfida importante. Ciascuno ha accolto l'invito di fare fino in fondo il proprio mestiere, lasciandosi interpellare dai tentativi di soluzione delle situazioni problematiche portati in dote dai propri interlocutori. L'economista, il sociologo, il politologo, il giurista e il teologo non hanno avanzato la pretesa di invadere il campo altrui, né tanto meno si sono chiusi nel proprio labirinto disciplinare. Hanno accettato la sfida del confronto critico, tipico dell'approccio transdisciplinare. Un approccio che non giustappone in modo asettico le questioni etiche a quelle socio-politiche né sostituisce, confondendole, le une alle altre. Quanto, piuttosto, un approccio tipicamente sturziano alle questioni socio-politiche che attraversa le singole discipline, nel loro oggetto comune, l'homo agens, e lega tra loro le questioni ritenute rilevanti sulla base di una prospettiva antropologica dichiarata: la centralità ontologica, metodologica e morale della persona.
In the last few years, the continuing international threats and persistent fractures facilitate the re-emergence of the deeper meaning of the word "peace". On the other hand, if even today we find a "structural deficit" in the international order and in its governance, we can't believe they can fill with artificial constructions. The authors who have contributed to the volume they accepted a big challenge. Each has accepted the invitation to take down their craft, leaving call from attempts to solve problematic situations brought as a dowry from their interlocutors. The Economist, sociologist, political scientist, the jurist and theologian did not advance the claim to invade the field of others, nor were sealed in their own disciplinary maze. They accepted the challenge of critical comparison, typical of trans-disciplinary approach. An approach that does not juxtaposes aseptically ethical issues in socio-political ones or replace, artfully confounding them, to each other. But rather a socio-political issues typically approach popularism that crosses disciplines, in their common object, homo agens, and binds together the issues deemed relevant based on an anthropological perspective declared: the ontological centrality, methodological and moral person.