Storie di serial killer. Nella mente degli assassini seriali attraverso l'analisi della scrittura - 9788893720182

Storie di serial killer. Nella mente degli assassini seriali attraverso l'analisi della scrittura: Chi è il tipico serial killer? Secondo la definizione della serie televisiva Dexter si tratta di un maschio, bianco, single, sulla trentina, emotivamente dissociato. Ma è ancora così? Per rispondere a questa domanda Lidia Fogarolo ha preso in considerazione un campione di quarantacinque scritture di serial killer, responsabili di un ampio ventaglio di aberrazioni che vanno dallo stupro seriale al cannibalismo. Un viaggio nell'inferno della psiche umana, che consente di toccare con mano l'eterogeneità di questi soggetti: anche solo sfogliando il testo, si evince con immediatezza l'incredibile diversità delle scritture, e quindi delle personalità coinvolte in questo tipo di reati, che riflette le problematiche esistenziali più disparate. La ricerca conferma l'impossibilità di identificare una struttura di personalità prevalente, seppure sia possibile riconoscere alcune problematiche ricorrenti, collegate a specifici segni grafologici che la studiosa tratta, suscitando l'interesse e il fascino per una disciplina - la grafologia - frutto di un articolato lavoro in ambito psicologico. La maggior parte dei serial killer non sono dei disadattati sociali che vivono da soli. Non sono dei mostri e non necessariamente presentano segni di «stranezza». Molti serial killer si nascondono in piena vista dentro le loro comunità, hanno spesso casa e famiglia, esercitano un'attività professionale e sembrano essere normali membri della loro comunità. (FBI, 2008) Lidia Fogarolo ci aiuta - in una riuscita commistione tra sensibilità e rigore scientifico - a guardare dentro l'abisso di nietzschia
Who is the typical serial killer? As defined in the television series Dexter is a male, white, single, mid-30s, emotionally dissociated. But it's still so? To answer this question, Lidia Fazal took into consideration a sample of forty five Scriptures of serial killers, responsible for a wide range of aberrations ranging from rape to cannibalism. A trip into the hell of the human psyche, allowing you to experience first hand the heterogeneity of these subjects: just by browsing the text shows immediately the incredible diversity of the Scriptures, and therefore of the personalities involved in this type of crime, which reflects the existential issues more disparate. Research confirms the inability to identify a personality structure prevalent, although it is possible to recognize some recurrent issues, linked to specific handwriting signs that she is, attracting the interest and fascination to a discipline-Graphology-the result of a complex work in psychology. The majority of serial killers are not social misfits who live alone. They're not monsters and not necessarily show signs of "strangeness". Many serial killers are hiding in plain sight in their communities, often have family and home, engaged in an activity in a professional and seem to be normal members of their community. (FBI, 2008) Lidia Fazal helps us-in a successful mix of sensitivity and scientific rigour-a look into the abyss of nietzschia