Il Guerriero del Milan - 9788834426678

Il Guerriero del Milan: E arrivato al Milan un vincente sicuro, uno di quei purosangue sui quali nemmeno vale la pena di puntare, tanto basse sono le quote. In principio forse ci credevano in pochi. Aveva un difetto grave, agli occhi dei tifosi: aveva giocato nell'Inter. Non una faccenda di poco conto: ci aveva vinto tre scudetti in tre anni. E prima fra l'altro era stato alla Juve e aveva vinto anche lì, così come aveva vinto all'Ajax e nell'ultima stagione al Barcellona. In poco tempo ha convinto tutti a suon di gol. Dunque non veniva tanto per strappare l'ennesimo contratto ultramilionario, ma aveva tutte le intenzioni di scrivere per la Milano rossonera altre pagine importanti nella storia del calcio. Non poteva promettere niente (a calcio si gioca in undici per volta, raramente uno solo decide), ma garantiva la volontà: puntava a vincere, tanto per cominciare, la sua prima Coppa Campioni, e voleva vincerla al Milan, l'ultima squadra per la quale avrebbe giocato da professionista del pallone. Non ha mai fatto passi indietro, non è disposto ad inchinarsi: è il suo difetto e il suo pregio. Ora ha una moglie e due figli e sembra più maturo, più docile. E al Milan, inevitabilmente, l'hanno ben presto paragonato a Van Basten (parole di Galliani, non uno qualunque), mentre agli inizi della carriera, era stato via via il nuovo Ronaldo o il nuovo Corso... Invece ora è semplicemente Ibra il Grande, uno che sa solo vincere.
And arrived at Milan a winner for sure, one of those Thoroughbreds on which not even worth to bet, so low are the odds. In the beginning maybe we believed in a few. Had a serious flaw in the eyes of supporters: he had played for Inter. Not a matter of little importance: it had won three league titles in three years. And first of the other had been at Juventus and had won there, too, as he had won at Ajax and last season at Barcelona. In no time he convinced everyone with goals. So there was much to snatch yet another contract ultramilionario, but had every intention of writing for the rossoneri Milano other important pages in the history of football. He could not promise anything (football is played in eleven at a time, rarely only one decides), but guaranteed the will: aimed to win, for a start, his first Champions Cup, and wanted to win it to Milan, the last team for which he played as a professional. Never did throw it back, is not willing to bow: it's your fault and its value. Now he has a wife and two children and seems more mature, more docile. And Milan, inevitably, they soon compared to Van Basten (words to Galliani, not any), while at the beginning of his career, had been gradually the new Ronaldo or the new course ... Instead it is now simply Ibra on large, one that knows how to win.