Lettera a Cristina di Lorena. Sull'uso della Bibbia nelle argomentazioni scientifiche - 9788821161186

Lettera a Cristina di Lorena. Sull'uso della Bibbia nelle argomentazioni scientifiche: La "Lettera a Cristina" è uno dei testi centrali della riflessione di Galileo sul rapporto tra scienza e fede; essa mette a confronto il libro della natura e il libro sacro sul rapporto mobilità-immobilità, centralità-non centralità di terra e sole, mostrando la singolarità dei due libri e dimostrando che non è pertinente leggere i caratteri della natura mediante il testo della Bibbia. La lettera è stata scritta da Galileo nel 1615; viene portata a stampa solo un ventennio dopo, nel 1636, presso gli Elzevier a Strasburgo, ed è accompagnata in parallelo dalla traduzione latina di Elia Diodati. Della Lettera abbiamo, accanto alla princeps, oltre una sessantina di esemplari manoscritti, un numero triplo rispetto a quelli sin qui noti. La storia del testo, il censimento dei manoscritti e i loro rapporti con la stampa hanno fornito i criteri per l'edizione critica. Essa è fondata sulla princeps, e fornisce in apparato le lezioni di una prima redazione individuata dal curatore nell'Archivio di Stato di Firenze, e di un testimone di una redazione posteriore, con edizioni autografe, conservata presso l'Accademia romana dei Lincei.
The "Letter to Cristina" is one of the Central texts of Galileo's reflection on the relationship between science and religion; It compares the book of nature and the sacred book on the relationship between mobility-immobility, centrality-not the centrality of land and Sun, showing the uniqueness of the two books and proving that is not relevant to read the characters of nature through the text of the Bible. The letter was written by Galileo in 1615; to print only two decades later, in 1636, at the Publishers in Strasbourg, and is accompanied in parallel from the Latin translation of Elia Diodati. The letter we, beside the princeps, over sixty individuals manuscripts, a number triple than hitherto known. The history of the text, the Census of manuscripts and their relations with the press have provided the criteria for a critical edition. It is based upon the princeps, and provides a first draft lessons apparatus identified by the curator in the State Archives of Florence, a witness and a newsroom back, with autographed editions, preserved in the Roman Academy of the Lincei.