Campania saggi. Architettura del classicismo tra Quattrocento e Cinquecento - 9788849211061

Campania saggi. Architettura del classicismo tra Quattrocento e Cinquecento: Il volume fa parte della collana dedicata ali'Architettura del classicismo tra Quattrocento e Cinquecento che raccoglie i risultati degli studi svolti nell'ambito del Programma di Ricerca di Interesse Nazionale PRIN 2003, finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca. Il volume "Campania. Saggi" collaziona contributi su temi critici di approfondimento sul rapporto tra la cultura campana, la corte aragonese e il lessico architettonico del classicismo rinascimentale. Lo studio delle vicende dell'architettura del Rinascimento, includendo in tale periodo il Quattrocento, a partire dal centro propulsore toscano-fiorentino fino alle realtà locali, e il Cinquecento, nelle sue evoluzioni manieristiche, è incentrato sulle aree regionali descritte e, in particolare, sulla definizione in Campania del rapporto, dell'apporto e dell'attività dei maestri fiorentini e degli artefici provenienti dalle aree toscane. Tale indagine è strumento indispensabile per individuare nel Rinascimento delle corti italiane non una contrapposizione alternativa al lessico toscano oppure una semplicistica filiazione, ma una analogia di sperimentazioni, una continuità di temi e una rielaborazione delle tradizioni autoctone.
The volume is part of the series dedicated to Classical Architecture between the fifteenth and sixteenth that collects the results of studies carried out within the National Research Program PRIN 2003, funded by the Ministry of University and research. The volume "Campania. Essays "collate contributions on critical issues on the relationship between culture campana, la corte aragonese and architectural vocabulary of Renaissance classicism. The study of the history of Renaissance architecture, including during this period, the fifteenth century, starting from the core region toscano-Florentine up to local realities, and the sixteenth century, its evolutions mannered, focuses on regional areas described and, in particular, the definition in Campania of the relationship, the contribution and activity of the Florentine masters and craftsmen from areas of Tuscany. This survey is an indispensable tool to locate in the Renaissance of Italian courts not an opposition alternative to the Tuscan lexicon or a simplistic parentage, but an analogy of experimentation, a continuity of themes and a reworking of indigenous traditions.