La diga sull'oceano. La folle avventura di Atlantropa - 9788854518490

La diga sull'oceano. La folle avventura di Atlantropa: Atlantropa, il super continente che sarebbe nato dall'unione di Europa e Africa, entrò come un turbine nella scena europea tra le due guerre e la lasciò senza fiato. Era un'impresa al limite delle possibilità umane ma tecnicamente realizzabile, disse l'autore di quel disegno pazzesco, l'architetto bavarese Herman Sòrgel. Bastava disseccare il Mediterraneo innalzando tre dighe, una sullo Stretto di Gibilterra, una sui Dardanelli e una terza tra la Sicilia e la Tunisia; collocare su quelle dighe delle immense turbine che avrebbero assicurato energia elettrica a buona parte dell'Europa; ottenere nuova terra da bonificare per coltivarla ed edificare le nuove «città del sole». Una volta realizzato, il super continente sarebbe stato in grado di trattare alla pari con i due giganti che premevano all'orizzonte: il blocco americano da una parte e quello asiatico dall'altra. Esponente del Bauhaus, Sòrgel non faticò a cooptare le più geniali menti costruttive dell'epoca, da Peter Behrens a Erich Mendelsohn a Emil Fahrenkamp, e a sedurre scienziati, governi, filosofi, scrittori e rappresentanti del grande capitale degli anni Venti e Trenta del Novecento. La diga sull'oceano ricostruisce la storia di questa grande avventura dell'immaginazione al servizio dell'umanità, ponendo sotto i riflettori della narrazione romanzesca il suo artefice e l'ambiente nel quale egli operò: la Repubblica di Weimar, il Bauhaus, il Nazismo - che avversò profondamente il progetto di Sòrgel - la Liberazione con i giganti, i nani e i mostri che ne furono i protagonisti o le comparse.
Atlantropa, the supercontinent that would be born from the union of Europe and Africa, entered the European scene between the two wars and left it breathless. It was a feat at the limit of human possibilities but technically achievable, said the author of that crazy design, the Bavarian architect Herman Sòrgel. It was enough to dry the Mediterranean by raising three dams, one on the Strait of Gibraltar, one on the Dardanelles and a third between Sicily and Tunisia; place on those dams of the immense turbines that would provide electricity to much of Europe; obtain new land to be reclaimed in order to cultivate it and build the new 'cities of the sun'. Once realized, the supercontinent would be able to deal on a par with the two giants pressing on the horizon: the American bloc on one side and the Asian bloc on the other. An exponent of the Bauhaus, Sòrgel did not struggle to co-opt the most ingenious constructive minds of the time, from Peter Behrens to Erich Mendelsohn to Emil Fahrenkamp, and to seduce scientists, governments, philosophers, writers and representatives of the great capital of the 1920s and 1930s. of the twentieth century. The dam on the ocean reconstructs the history of this great adventure of the imagination in the service of humanity, placing in the spotlight of the narrative of the romance its creator and the environment in which he operated: the Weimar Republic, the Bauhaus, the Nazism - which deeply opposed Sòrgel's project - the Liberation with the giants, dwarves and monsters that were the protagonists or extras.