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Cuba. La rivoluzione imperdonabile. Da Cristoforo Colombo a Bush - 9788862220156
di Alessandro Hellmann Nicola Pannelli edito da Stampa Alternativa, 2008
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Cuba. La rivoluzione imperdonabile. Da Cristoforo Colombo a Bush
- Autori : Alessandro Hellmann Nicola Pannelli
- Editore: Stampa Alternativa
- Collana: Eretica
- Data di Pubblicazione: 2008
- Genere: scienza politica
- Argomenti : Cuba-Politica Stati Uniti-Politica
- Pagine: 160
- Dimensioni mm: 170 x 120 x 0
- ISBN-10: 8862220154
- ISBN-13: 9788862220156
Dopo il successodel primo ibro inchiesta sulo scandalo italianodel’ACNA, Helmann sposta il tiro sul’annosa questione internazionaledi Cuba. Obiettivodel ibro, peraltro pienamente centrato, è quelodi sviscerare, attraverso un’abbondantedocumentazione, i motivi che stannodietro al secolare “terrorismo buono”degli Stati Unitid’America nei confrontidel’isola caraibica. ’impostazione giornalistica, o stile asciutto, chiaro e ineare sono ben amalgamati grazie ad un’insinuante venadi umorismo, tipicodela prosadi Helmann, che però non vuol essere affatto volontario ed irridente (visto che si parladela vita, bruciata o in pericolo,di migliaiadi persone), bensì giocoforza generatodaladescrizionedi eventi grotteschi, quale, ad esempio, a “reale” pauradel governo statunitensedi subire un’invasione militareda partedei cubani… Un ibro questo che non parla, se non perdoveredi cronaca,di ideologie edi eroi. Certo, ildato incontestabiledi partenza è che per il restodel mondo «la storiada raccontare non è più solo a storiadi questa rivoluzione imperdonabile […]. C’è un’altra storia. Una storiadi terroristi che non sono nemicidela civiltà ma che, anzi, favoriscono “ladiffusionedelademocraziÔ» (p. 36). Proprio questo è il fulcrodel ibro; una tacita rivalutazione (critica, certo)del significatodidemocrazia unilaterale, ovverodi chi, in nomedi un principio saldo e giusto, nasconde interessi privati e giochidi potere adiscapitodi tutto edi tutti. Ieri ed oggi Cuba,domani chissà, ma nel’intentodel’autore c’è sicuramente ’ideadi personificare adifficile storiadi quest’isola con ’umanità intera. In questi giochidi potere e nela teoria che idetermina,detta appuntodei giochi, i primi a saltare sono inevitabilmente birili e pedoni. Falita a sensibilitàdegli obiettivi, non ci resta che sperare nel’obiettivo comune futurodela Sensibilità. (Robertodi Pietro)
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