Hermeneutica. Annuario di filosofia e teologia (2018). Tempo e salvezza - 9788837232283

Hermeneutica. Annuario di filosofia e teologia (2018). Tempo e salvezza: Questo numero di «Hermeneutica» affronta un tema particolarmente complesso e difficile da padroneggiare. Lo è, innanzitutto, perché si occupa del tempo, una delle questioni metafisiche più ardue da trattare. Noi facciamo esperienza del tempo, subiamo la pressione e in qualche caso l'oltraggio del tempo, prendiamo atto, spesso con rammarico, della vorticosa accelerazione del tempo che caratterizza l'organizzazione della società odierna, ma quando ci interroghiamo in modo esplicito sulla natura del tempo siamo nella stessa condizione espressa notoriamente da Agostino d'Ippona nelle Confessioni (XI, 4): non sappiamo che cosa sia. La natura del tempo, infatti, è un mistero al quale sono state date dal punto di vista filosofico risposte contrastanti, che oscillano tra i due poli estremi dell'affermazione della sua realtà e quello della sua irrealtà o illusorietà. Qualcuno potrebbe pensare che con la scienza moderna le cose siano cambiate, ma chi getta anche soltanto uno sguardo alla trattazione di questo problema da parte dei fisici teorici contemporanei si accorge che le risposte provenienti dalla scienza non sono diverse da quelle della riflessione filosofica classica e ripropongono per lo più la suddetta divaricazione. Anche l'affermazione oggi prevalente nel campo delle neuroscienze che il tempo è una cornice dei meccanismi cerebrali in cui la realtà si inserisce richiama, forse inconsapevolmente, la concezione "soggettiva" del tempo che il pensiero filosofico ha modulato in diverse varianti.
This issue of ??Hermeneutica?? faces a particularly complex and difficult to master. It is, first, because it takes care of the time, one of the most difficult to deal with metaphysical questions. We do experience of time, we have the pressure and in any case the outrage of the time, we note, often with regret, the dizzying acceleration of time characterizing the Organization of society today, but when we question ourselves so explicit about the nature of the time we are in the same condition expressed famously by Augustine in the confessions (XI, 4): we don't know what it is. The nature of time, in fact, is a mystery that has been given by the philosophical point of view conflicting answers, which oscillate between the two extremes of the affirmation of its reality and that of its unreality or illusion. Some might think that with modern science things have changed, but who also throws only a look at the discussion of this issue by theoretical physicists contemporaries realizes that the answers from science are no different from those of the classical philosophical reflection and reproduce mostly this divergence. Even the affirmation today prevalent in neuroscience that time is a frame of brain mechanisms in which reality you place calls, perhaps unconsciously, the conception of "subjective" time that philosophical thinking modulated in different variations.