Migrazioni e modernità. Una lettura generativa - 9788839909954

Migrazioni e modernità. Una lettura generativa: Questo testo lancia provocatoriamente una sfida che nasce da un ribaltamento di prospettiva. Se si vuole andare alla ricerca di un senso possibile del fenomeno della mobilità umana, è troppo poco limitarsi a sapere se coloro che si spostano hanno un futuro nel Paese d'arrivo. Al contrario, si potrebbe provare a chiedersi se queste persone danno un futuro e dischiudono prospettive alle società in cui giungono. Questo capovolgimento è la chiave di volta che il cosiddetto "pensiero generativo" vuole offrire al dibattito sulle migrazioni. L'attualissimo lavoro di Emanuele Iula, più che voler essere esaustivo, punta sulla profondità del rapporto che si genera tra i dati raccolti dalle varie statistiche in circolazione e alcune interpretazioni di autori che si sono sforzati di andare oltre i dati, per cogliere un senso diverso e implicito al migrare. Per questa ragione, una delle direttrici seguite è stato il costante tentativo di dialogo con saperi e discipline diverse: filosofia, sociologia, antropologia e, non ultima, la teologia biblica. L'intento può apparire ambizioso. Forse lo è davvero. Ma consente di contribuire al dibattito più ampio. «E se scoprissimo che i fenomeni migratori, anziché una reazione a un qualche disagio, sono in realtà la risposta a una domanda ben più profonda?» (Emanuele Iula).
This text provocatively launches a challenge that arises from a reversal of perspective. If one wants to go in search of a possible sense of the phenomenon of human mobility, it is too little to simply know if those who move have a future in the country of arrival. On the contrary, one might try to wonder whether these people give a future and bring out prospects to the societies in which they arrive. This reversal is the keystone that the so-called ' generative thinking ' wants to offer to the debate on migrations. The current work of Emanuele Iula, more than wanting to be exhaustive, focuses on the depth of the relationship that is generated between the data collected by the various statistics in circulation and some interpretations of authors who have tried to go beyond the data, for Grasp a different and implicit sense to migrate. For this reason, one of the guidelines followed was the constant attempt to dialogue with different knowledge and disciplines: Philosophy, sociology, anthropology and, not least, biblical theology. The intent may appear ambitious. Maybe it really is. But it helps to contribute to the broader debate. ' What if we find that migratory phenomena, rather than a reaction to some discomfort, are actually the answer to a deeper question? ' (Emanuele Iula).