Viaggio nella grammatica. Esplorazioni e percorsi per i bambini della scuola primaria - 9788843093069

Viaggio nella grammatica. Esplorazioni e percorsi per i bambini della scuola primaria: Alcuni pensano che la grammatica sia una materia troppo astratta, troppo tecnica per essere accessibile ai bambini della scuola primaria. I quali non farebbero altro che imparare a memoria etichette e definizioni, utili alla soluzione degli esercizi, senza capire fino in fondo di che cosa si tratta. Così facendo, mentre si spegne per sempre, nei più, ogni motivazione e interesse, si avallano presentazioni fin troppo semplificate, e spesso errate, della materia grammaticale. E con questo bagaglio, minato fin dalle fondamenta, i giovani approdano ai gradi successivi di studio, e niente e nessuno riusciranno a sradicare le antiche certezze infantili. Forse è davvero così che succede. Ma un'altra via è possibile, e questo libro si incarica di mostrarla, a partire dall'idea che "fare grammatica" a scuola dovrebbe significare non già proporre categorie per imbrigliare la lingua, ma incentivare la naturale curiosità dei bambini per quell'oggetto in parte già noto che è la loro lingua materna. Se, quando fanno il loro ingresso nella scuola primaria, i piccoli allievi sanno già parlare, e capiscono quello che viene detto loro, ciò significa che "conoscono" già la grammatica e applicano inconsapevolmente centinaia di regole che nessuno si è preso la briga di spiegare. Perché ne diventino consapevoli basterà guidarli a guardare con attenzione ai dati linguistici, a porre e porsi le giuste domande, a cercare e trovare le risposte, rifacendo tutti assieme il lento e silenzioso cammino che hanno già percorso da soli.
Some think that the grammar is a subject too abstract, too technical to be accessible to primary school children. Which do nothing but memorize labels and definitions, helpful to the solution of the exercises, without fully understand what this is all about. In doing so, while off forever, in addition, all motivation and interest, you endorse presentations too simplified, and often wrong, grammatical matter. And with this luggage, undermined from the very foundation, young people arrive later grades and nothing and no one will be able to eradicate the old certainties. Maybe it's really how it happens. But another way is possible, and this book will show it, starting from the idea that "grammar" at school should mean not already propose categories for bridling the tongue, but encourage children's natural curiosity for that object in part already known which is their mother tongue. If, when they make their entrance in the primary school, the young students already know about it, and understand what is being said to them, this means that "know" already unknowingly grammar and apply hundreds of rules that no one has bothered to explain. Why do they become aware just guide them to look carefully at the linguistic data, ask and ask yourself the right questions, to try and find answers, redoing all along the slow and silent path we have already traveled alone.