50 anni dopo apocalittici e integrati di Umberto Eco - 9788865481288

50 anni dopo apocalittici e integrati di Umberto Eco: L'interesse di Umberto Eco per la cultura e le comunicazioni di massa inizia già negli anni cinquanta, e una serie di scritti su questi temi vengono raccolti nel 1964 con il titolo "Apocalittici e integrati", una dicotomia che diventerà uno slogan di successo. L'oggetto di analisi è la cosiddetta cultura di massa, intorno alla quale si sono sviluppati due atteggiamenti che l'autore intende criticare. Per chi concepisce la cultura in modo "aristocratico", cioè come "gelosa coltivazione, assidua e solitaria, di una interiorità che si affina e si oppone alla volgarità della folla", la cultura di massa è anticultura. Gli "apocalittici" sostengono che i mass media, rivolgendosi a un pubblico vasto ed eterogeneo, devono livellare i propri prodotti ed evitare soluzioni originali: in questo modo sviluppano una visione conformista dei consumi, dei valori culturali, dei principi sociali e religiosi, delle tendenze politiche; i mass media incoraggiano una visione passiva e acritica del mondo, e scoraggiano lo sforzo personale verso esperienze originali; i mass media sono sottomessi a un circuito commerciale e quindi devono rispondere a criteri economici. La risposta degli "integrati" consiste nel constatare che i mezzi di comunicazione mettono i beni culturali a disposizione di tutti, e questo consente un proficuo allargamento dell'area culturale.
Umberto Eco's interest for culture and mass communications begins already in the 1950s, and a number of writings on these subjects are collected in 1964 under the title "Apocalyptic and incorporated", a dichotomy that will become a successful slogan. The object of investigation is the so-called mass culture, around which grew two attitudes that the author intends to criticize. For anyone who understands the culture so "Aristocrat", i.e. as "jealous, assiduous and lonely, which refines interiority and opposes the vulgarity of the crowd", the mass culture is anticultura. The "doomsday" argue that the media, addressing a vast and heterogeneous public, should level out their products and avoid original solutions: in this way develop a conformist vision of consumption, cultural values, social and religious principles, political tendencies; the media encourage a passive and uncritical view of the world, and discourage personal effort towards original experiences; the mass media are subjected to a commercial circuit and therefore must meet economic criteria. The answer of "integrated" is to see that the media put the cultural heritage available to all, and this allows enlargement of a profitable cultural area.