La musica salvifica - 9788826051192

La musica salvifica: Incontrarmi seduto sopra ad un treno, quando avevo all'incirca 40 anni meno, è come entrare in un buco che dà nel tempo. Erano gli anni di Happy Days e di Ralph Malph ma io stavo in un letto sudato d'un grande ospedale e non sapevo che, per più di un anno i miei progetti non sarebbero cambiati. Pensavo troppo al mio futuro, pensavo troppo e vivevo male. Quel male che intanto mi aveva lasciato in fondo a qualche data (probabilmente a Maggio) nell'ombra di un altro viaggio; quello di un bambino che camminava sopra un filo di canzoni e ad ogni passo andava sempre un po' più in là, al limite del vuoto. Son passate molte stagioni (la banda ha continuato a suonare) eppure ricordo quei giorni quando i miei amici veri bevevano vino. Non erano vagabondi, forse solo un po' abbaialuna; qualcuno suonava e rideva ma io ero come lontano. Io contavo i nei sulla mia pelle ricucita dal regno dei ragni. Ne avevo così tanti da poterci disegnare la mappa delle stelle. È vero ho chiesto aiuto, poi da solo mi sono perduto, ho pianto e sono cresciuto. Il seguito è una vergogna... (e tengo pure una certa età). Sono citati stralci delle canzoni: "Ninni" e "Dentro gli occhi" di Roberto Vecchioni, "Ricordi quei giorni", "Venezia" e "Gli amici" di Francesco Guccini, "La giostra" e "L'acrobata" di Angelo Branduardi, "Se ti tagliassero a pezzetti" di Fabrizio De Andrè; "Spugna" di Edoardo Bennato; "La sedia di Lillà" di Alberto Fortis, "Il parco della luna" di Lucio Dalla e "Gli anni" degli 883.
Meet sat on a train, when I was about 40 years younger, is like stepping into a hole that gives over time. These were the years of Happy Days and Ralph Malph but I was in a bed sweaty d'un large hospital and did not know that, for more than a year my projects would not be changed. I thought too much about my future, I thought I was living too badly. That bad that I had left at the bottom of some time (probably in May) in the shadow of another trip; a child who walked over a string of songs and each step always went a bit further, on the edge of the void. It's been many seasons (the band kept playing) and yet I remember those days when my real friends drank wine. They weren't bums, maybe just a bit abbaialuna; someone was playing and laughing but I was as far. I counted the moles on my skin sewn up by the Kingdom of the spiders. I had so many that we can draw a map of the stars. It's true I asked for help, then alone I am lost, I cried and I grew up. The following is a disgrace ... (and I hold a certain age). Are quoted excerpts of songs: "Ninni" and "In your eyes" by Roberta Flack, "Remember them days", "Venice" and "friends" by Francesco Guccini, "the carousel" and "the Acrobat" by Angelo Branduardi, "If you cut into pieces" by Fabrizio De Andr??; "Sponge" by Edoardo Bennato. "The Chair of LILACS" by Alberto Fortis, "luna Park" by Lucio Dalla and "years" of 883.