Mi sono perso a Genova. Una guida. Ediz. illustrata - 9788807890949

Mi sono perso a Genova. Una guida. Ediz. illustrata: Forse non tutti sanno che Maurizio Maggiani è anche un valente fotografo. In questo libro dedicato a Genova, Maggiani esplora con il suo obiettivo i luoghi che coincidono con la memoria della città e al contempo con la memoria che lo scrittore ha del suo rapporto con la città. Lo scrittore parla di una visione quasi onirica di Genova, parla di una città che gli è comparsa davanti progressivamente quando da bambino è arrivato da Levante con i genitori per un periodo di degenza in ospedale. Quella visione segna molta parte della sua maniera di "guardare" alla città e di raccontarla. Non ci sono molti monumenti in questo volume. O almeno non i monumenti canonici. Ci sono Sampierdarena e le sue fabbriche, ci sono i vicoli che salgono dal porto, ci sono l'area collinare e il mare-operaio. La stessa cosa accade un po' per la parte narrata, costituita da una serie di segmenti narrativi che "cercano" la città attraverso prospettive sghembe: quella dell'infanzia, certo, ma anche quella di certi personaggi misteriosi che disseminano Genova di scritte, o trovano pertugi di conforto.
Perhaps not everyone knows that Mauritius Maggiani is also a talented photographer. In this book devoted to Genoa, Maggiani explores with his goal points which correspond to the memory of the city and at the same time with the memory that the writer has his relationship with the city. The writer speaks of an almost dreamlike vision of Genoa, is about a city that appeared in front of progressively when a child has arrived from the East with their parents for a period in hospital. That vision marks much of his way to "look" to the city and to tell it. There are many monuments in this volume. Or at least not the monuments canons. There are Auctions and its factories, there are the narrow streets that rise from the port, there are the hills and the sea-worker. The same thing happens a bit for the narrated, consisting of a series of segments that "seek" the city through oblique perspectives: that of childhood, of course, but also that of some mysterious characters spanning Genoa of lettering, or found crevices of comfort.