L'Ordine delle parole. Storie di vocabolari italiani - 9788815128577

L'Ordine delle parole. Storie di vocabolari italiani: Assieme alla grammatica, il vocabolario rappresenta la norma linguistica per eccellenza e sembra contenere in sé le potenzialità della lingua nazionale, di cui finisce a volte per diventare l'icona. Questo libro prende le mosse dai lessici e glossari medievali, dalle raccolte lessicali cinquecentesche, per esaminare via via tutti i grandi dizionari italiani, fino ai giorni nostri. La storia che viene raccontata è ricca di tensioni, dominata dallo scontro tra modelli culturali alternativi. Ne emergono le discussioni normative, la gara tra regioni, talora la rivalità tra città (Siena e Firenze, Firenze e Milano), il nesso tra lessicografia, progresso scientifico e tecnologico, le istanze civili, l'affascinante rapporto che lega vocabolari e scrittori, come ad esempio Manzoni, D'Annunzio, Svevo, Pavese. Come in ogni buona storia, non mancano i colpi di scena: si pensi, tra i fallimenti, al rogo del "Vocabolario cateriniano" del Gigli e al "Vocabolario" dell'Accademia d'Italia voluto da Mussolini e arrestatosi alla lettera "C" per la caduta del fascismo. Oggi l'avvento dell'informatica ha mutato profondamente la forma e le tecniche di interrogazione dei dizionari, ridando fiato a un'antica ansia di totalità e rinnovando l'utopia di racchiudere il mondo in un libro, in un'opera "totale".
Together with grammar, vocabulary language par excellence is the norm and seems to contain in itself the potential of the national language, of which ends at times to become an icon. This book is inspired by medieval libraries sixteenth-century lexical glossaries and lexicons, to examine all the great Italian dictionaries, up to the present day. The story being told is full of tensions, dominated by the clash between cultural models. Regulatory discussions emerge, the race between regions, sometimes the rivalry between cities (Siena, Florence and Milan), the nexus between lexicography, scientific and technological progress, the civil bodies, the fascinating relationship between vocabularies and writers such as Manzoni, D'annunzio, Swabian, Bunting. As in any good story, there are plenty of twists: for example, between the failures, the burning of St Catherine "Vocabulary" of the lilies and the "vocabulary" of the Academy of Italy built by Mussolini and stopped at the letter "C" for the fall of fascism. Now the advent of computing has changed profoundly shape and interrogation techniques of dictionaries, giving breath to an ancient desire for totality and renewing the utopia to enclose the world in a book, a "total".