Miti e mondi vittoriani. La cultura inglese dell'Ottocento - 9788843028436

Miti e mondi vittoriani. La cultura inglese dell'Ottocento: Questo volume prende in esame la cultura inglese dell'Ottocento tenendo conto della complessità e delle contraddizioni della società vittoriana. Ossessionati dall'idea di vivere in una fase di transizione, pensatori come Thomas Carlyle, J. S. Mill e Matthew Arnold furono gli interpreti più autorevoli di un periodo che segna la fine di tutte le certezze e l'inizio di quello che Thomas Hardy chiama "il vizio moderno dell'irrequietezza". Nella persistenza di una visione del mondo ancora improntata al mito romantico, gli scrittori vittoriani scrissero opere in cui le irrisolte dicotomie - passato e futuro, campagna e metropoli - divennero la scena di una crisi profonda che interessò la società, ma anche le modalità della rappresentazione artistica.
This volume examines the English culture of the nineteenth century taking into account the complexity and contradictions of Victorian society. Obsessed with the idea of living in a transitional phase, thinkers such as Thomas Carlyle, J. S. Mill, and Matthew Arnold were the most authoritative interpreters of a period that marks the end of all certainties and the beginning of what Thomas Hardy calls "the modern vice of restlessness." In the persistence of a worldview still marked by romantic myth, Victorian writers wrote works in which the unresolved dichotomies - past and future, countryside and metropolis - became the scene of a deep crisis that interested society, but also the modes of artistic representation.