Carteggio Verdi-Piroli - 9788885065772

Carteggio Verdi-Piroli: Fra le amicizie più salde di Giuseppe Verdi, quella con Giuseppe Piroli è caratterizzata dalla reciproca stima incondizionata e dalla comune passione per la politica, intesa come atteggiamento morale prima ancora che come gesto di civiltà. Nonostante l'esperienza parlamentare in comune sia stata brevissima, il rapporto epistolare è rimasto costante per trentun anni, sia nello scambio di pareri sullo scenario politico che Piroli osservava dall'interno delle istituzioni, sia nella necessità di confidenza e di stimolo intellettuale che ognuno, in modi differenti, esercitava sull'altro. Nel primo tomo (1859-1876) si può osservare lo sviluppo della corrispondenza dai vagiti della nuova Italia alla caduta della Destra storica, attraverso le delusioni della guerra e le fatiche dell'economia, ma anche attraverso le vicende personali di Verdi e il suo ruolo nella formazione della legge sul diritto d'autore. Gli accadimenti storici si intrecciano con la nascita dei nuovi capolavori verdiani degli anni Sessanta e Settanta, che la particolare natura di questo carteggio rivela soprattutto nel loro fondamentale risvolto all'interno della carriera, degli interessi e della vita privata di Verdi. Nel secondo tomo (1877-1890), il Verdi maturo si avvicina al rifacimento di Simon Boccanegra e alla creazione di Otello maturando al contempo una sempre maggior delusione per la politica italiana e la condotta etica dei suoi protagonisti, senza rinunciare a lamentarsene con Piroli, nominato senatore otto anni dopo la fine della propria esperienza alla Camera. È un'Italia che si affaccia al colonial
Among Giuseppe Verdi's strongest friendships, the one with Giuseppe Piroli is characterized by mutual unconditional esteem and a common passion for politics, understood as a moral attitude even before as a gesture of civilization. Although the parliamentary experience in common was very brief, the epistolary relationship remained constant for thirty-one years, both in the exchange of opinions on the political scenario that Piroli observed from within the institutions, and in the need for confidence and intellectual stimulus that each, in different ways, exercised on the other. In the first tome (1859-1876) one can observe the development of correspondence from the vagueness of the new Italy to the fall of the historical Right, through the disappointments of war and the toils of the economy, but also through the personal events of Verdi and his role in the formation of copyright law. The historical events are intertwined with the birth of the new Verdi masterpieces of the sixties and seventies, which the particular nature of this charting reveals above all in their fundamental implications within Verdi's career, interests and private life. In the second tome (1877-1890), the mature Verdi approaches the remake of Simon Boccanegra and the creation of Otello while maturing an increasing disappointment for Italian politics and the ethical conduct of its protagonists, without renouncing to complain about it with Piroli, appointed senator eight years after the end of his experience in the Chamber. It is an Italy that faces the colonial