La Chiesa immobile. Francesco e la rivoluzione mancata - 9788858128152

La Chiesa immobile. Francesco e la rivoluzione mancata: In questi primi cinque anni di pontificato, si è parlato di Francesco come di un rivoluzionario, interessato a cambiare radicalmente la Chiesa. E davvero cosi? I grandi nodi che qualunque riformatore cattolico deve affrontare sono la riforma della Curia, la dottrina morale e della sessualità, il celibato obbligatorio per il clero e il ruolo delle donne. Su ciascuno di questi punti, il libro ricostruisce le istanze di cambiamento e le risposte di Francesco. II bilancio del papato su tutti questi fronti è decisamente deludente, e del resto riformare la Chiesa è complicato, rischioso e in definitiva inutile: l'organizzazione gode di una salute discreta, almeno fuori dall'Europa; nel vecchio continente, essa soffre di un declino simile a quello di tutte le altre grandi istituzioni religiose. La causa è un processo di secolarizzazione che non può essere arrestato da qualsivoglia riforma. In questa situazione, appare preferibile mantenere intatta la tradizionale fisionomia clericale e centralizzata dell'organizzazione, concentrando l'attenzione, anche mediatica, sui temi sociali ed economici: in questi ambiti, il papa e i gerarchi cattolici non hanno alcuna responsabilità diretta e perciò mai verranno chiamati a rispondere. Un bilancio lucido e controcorrente su una delle figure chiave del nostro presente.
In these first five years of his pontificate, there was talk of Francis as a revolutionary, concerned to radically change the Church. And really that? Large nodes that any Catholic reformer faces are the reform of the Curia, the moral doctrine and sexuality, the mandatory celibacy for the clergy and the role of women. On each of these points, the book reconstructs the instances of change and responses of Francis. II budget of papacy on all these fronts is downright disappointing, and reform the Church is complicated, risky and ultimately useless: the organization enjoys a decent health, at least outside Europe; in Europe, it suffers from a decline similar to that of all other major religious institutions. The cause is a process of secularization that cannot be stopped by any reform. In this situation, it appears preferable to preserve the traditional clerical and centralized physiognomy of the Organization, focusing on social and economic issues, media, too: in these areas, the Pope and the Catholic hierarchy have no direct responsibility and therefore never be held accountable. A polished and counter balance on one of the key figures of our present.