Alternative al cielo a scacchi. Problema abitativo e sistema penale - 9788846477644

Alternative al cielo a scacchi. Problema abitativo e sistema penale: Il volume ha origine dalla riflessione che si è sviluppata intorno all'esperienza del progetto "Un tetto per tutti, alternative al cielo a scacchi". Si tratta di un progetto di accoglienza abitativa rivolto a persone sottoposte a misure penali che è nato grazie ad alcune associazioni di volontariato e cooperative sociali che operano in ambito penale sul territorio della Diocesi di Milano. Il libro è rivolto a chi riflette ed opera intorno ai temi della giustizia, delle povertà e dell'abitare. Il rapporto nei confronti della criminalità da parte di una collettività richiede la capacità di sentire una corresponsabilità sociale, una compartecipazione diffusa al male e quindi anche al male penalmente rilevante. Il male, infatti, non può banalmente essere portato fuori, espulso, secondo la logica del capro espiatorio. È assolutamente necessario evitare la dicotomia tra buoni e cattivi, evitare l'illusione di poterci ritenere, tutto sommato, scevri da ogni responsabilità. Non si tratta di prendere parte per chi ha compiuto o per chi ha subito un reato: noi dobbiamo cercare ostinatamente di fare in modo che la risposta al reato compiuto non sia un ulteriore male da infliggere all'autore del reato ma costituisca, in qualche modo, una responsabilità che l'autore di reato assume verso la vittima, verso la società nel suo complesso.
The volume originated by the reflection that has developed around the experience of the project "shelter for all, alternatives to the chequered sky." It is a project of residential reception addressed to persons subject to penal measures which is born thanks to some voluntary associations and social cooperatives operating in criminal matters in the territory of the Diocese of Milan. The book is aimed at those who reflect and work around issues of Justice, of poverty and living. The ratio in respect of crime by a collectivity requires the ability to feel a social co-responsibility, an interest spread to evil and therefore also to criminal mischief. Evil cannot simply be taken out, expelled, according to the logic of the scapegoat. It is absolutely necessary to avoid the dichotomy between good and evil, avoid the illusion that we can believe, all things considered, devoid of any liability. Not about taking part for those who have completed or who underwent a crime: we must seek doggedly to ensure that the response to the offence will not have an additional evil to be imposed on the offender but constitutes, in any way, a responsibility that the offender takes towards the victim, to society as a whole.