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1948 Votiamo DC. Le prime elezioni repubblicane nelle pagine de L'Osservatore Romano e de La Civiltà Cattolica - 9788861247048
di Giuseppe Matarazzo edito da Il Pozzo di Giacobbe, 2018
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: 1948 Votiamo DC. Le prime elezioni repubblicane nelle pagine de L'Osservatore Romano e de La Civiltà Cattolica
- Autore: Giuseppe Matarazzo
- Editore: Il Pozzo di Giacobbe
- Collana: Oi christianoi. Sezione moderna e contemporanea , Nr. 4704
- Data di Pubblicazione: 2018
- Genere: scienza politica
- Argomenti : Italia contemporanea Democrazia Cristiana Elezioni
- Pagine: 144
- Dimensioni mm: 215 x 0 x 301
- ISBN-10: 8861247040
- ISBN-13: 9788861247048
1948 Votiamo DC. Le prime elezioni repubblicane nelle pagine de L'Osservatore Romano e de La Civiltà Cattolica: C'era una volta la Democrazia cristiana, il partito dei cattolici. C'erano i cattolici e i comunisti, due entità opposte, definite e apparentemente inconciliabili. E c'era la Politica. Oggi, di tutto questo, in questi termini, non c'è più nulla. Ci sono ancora i cattolici ma dispersi su più fronti e spesso in micro partiti, senza riuscire a farsi sentire con voce comune se non con l'intervento diretto della Chiesa. I comunisti di fatto non ci sono più, c'è una sinistra che è un'altra cosa e che - se guardiamo alle ultime elezioni del 4 marzo 2018 - rischia l'irrilevanza. Nuove forze, di rottura e antisistema, conquistano il campo e raccolgono il senso di disagio che serpeggia ormai da anni nei confronti dell'establishment. Un mondo nuovo. Con nuovi colori. Così la democrazia cambia pelle, passa da picchi di astensionismo a dilaganti voti di protesta. Alle urne, ma contro. Al voto senza comizi, senza manifesti, senza dibattiti e faccia a faccia in tv. Solo fiumi di post e tweet, per una politica virtuale di chi la spara più grossa, senza contraddittorio. La politica senza la politica. Settant'anni dopo le elezioni politiche che aprirono la cosiddetta Prima Repubblica può essere utile allora fare un passo indietro, al clima appassionato e ideologico che caratterizzò il 1948, l'anno in cui l'Italia si divise, si schierò in maniera netta da una parte o dall'altra. Democrazia Cristiana e Fronte Democratico in campo in quella che veniva considerata la madre di tutte le battaglie: perché in gioco c'erano la costruzione del nuovo corso istituzionale, i valori fondanti della società
Once upon a time the Christian Democrats, the party of the Catholics. There were Catholics and Communists, two opposing entities, defined and seemingly irreconcilable. And there was politics. Today, all this, in these terms, there is nothing there. There are still the Catholics but scattered on several fronts and often in micro parties, without being able to speak with a common voice without the direct intervention of the Church. The Communists in fact are gone, there's a left that is another matter and that-if we look at the last elections of 4 March 2018-threatened with irrelevance. New forces, breaking and anti-system, conquer the field and collect the sense of unease that meanders for years against the establishment. A new world. With new colors. So democracy changes skin goes from protest votes in abstention invasive peaks. At the polls, but against. To vote no rallies, no posters, no debates and face to face on tv. Only rivers of posts and tweets, for a virtual policy of who the thickest shoots, no contradictions. Politics without politics. Seventy years after the general election that they opened the so-called first Republic may be useful then take a step back, to the passionate and ideological climate that characterized the 1948, the year the Italy broke up, he was clearly on one side or on the other. Christian democracy and democratic front in what was considered the mother of all battles: because at stake there were the construction of the new institutional course, the core values of society
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