Disabitare. Antropologie dello spazio domestico - 9788883538254

Disabitare. Antropologie dello spazio domestico: Per due milioni di anni abbiamo vissuto a contatto con il fuori, non nel buio delle grotte, ma in luoghi intermedi tra il chiuso e l'aperto: spalle alla roccia, occhi nella natia valle. Pochi secoli di civiltà industriale e di urbanesimo soffocante ci hanno abituati a vivere in scatole da scarpe. Tutto l'abitare va ripensato da qui, dalla constatazione che eravamo fatti per praterie e foreste, che ci piaceva e ancora ci piace vivere all'aperto, che facevamo case temporanee, leggere, che avevamo di meno e immaginavamo di più. Sono le esperienze più estreme, quelle del limite e del lontano, che hanno qualcosa da dire sul fare casa oggi: capanne, bivacchi, tende, rifugi, ripari di fortuna, un'architettura minima, essenziale, ma più densa degli edifici materiali e simbolici in cui abbiamo finito per nasconderci. Dalla preistoria nomade alla casa aumentata dei nuovi media, dallo shelter rudimentale all'architettura di emergenza, dal macroalveare alla nano house, dai fast-places all'abitare-per-sempre, questo libro è un'esplorazione a rovescio delle radici antropologiche dell'abitare. Per alleggerirsi, stare di meno, andare via.
For two million years we lived in contact with the outside, not into the darkness of the caves, but in places between the closed and open: back on the rock, eyes in his native Valley. A few centuries of industrial civilization and urbanism stuffy they used to live in shoeboxes. All living goes rethought from here, from the realization that we were made to Prairies and forests, which we liked and still like living outdoors, we did temporary homes, read, we had less and imagined more. Are the most extreme experiences, those of the limit and far, who have something to say about making home today: cabins, campfires, tents, huts, makeshift shelters, minimal architecture, basic, but more dense material and symbolic buildings where we finished to hide. From prehistoric Nomad to House increased new media, from the rudimentary shelter emergency architecture, from the macroalveare to the dwarf house, from fast-places to housing-for-ever, this book is an exploration upside of anthropological roots of living. To lighten up, stare less, go away.