La morale del centrino. Ovvero come sopravvivere a una mamma siciliana - 9788893901840

La morale del centrino. Ovvero come sopravvivere a una mamma siciliana: Manon è una strabordante mamma siciliana, la cui massima più celebre suona: "L'unica felicità possibile è la media delle nostre infelicità". Ma Manon è anche un modo di stare al mondo, un bizzarro codice etico, un esilarante manuale delle buone maniere. In fondo, Manon è un altro modo per dire una certa Sicilia. Il confronto con una madre del genere è una lotta per la sopravvivenza. Le tappe della crescita del protagonista di questo libro diventano battaglie epocali per l'indipendenza, fatte di tradimenti, di rimpianti, ma anche di inciampi comici. La modernità irrompe nel più sonnacchioso immobilismo siciliano e i risultati non sono per nulla scontati. Manon, il cui universo si ripete identico e immutabile, come le stagioni, viene messa a dura prova da figli che in nulla rispondono ai suoi ideali di madre. Il protagonista e i suoi fratelli infatti sembrano nati per contraddirla, fra divorzi, matrimoni mancati, insuccessi professionali, scelte di vita e di identità sessuale lontane dal suo orizzonte. Manon si trincera dietro una difesa strenua di ciò che lei considera "giusto". Salvo, alla fine, essere capace di una vera rivoluzione, per quanto domestica, che conferma la leggendaria propensione all'accoglienza e al dialogo dei siciliani. Un libro in cui si ride molto, e con il sorriso si scende nelle pieghe di un dialogo intergenerazionale a volte difficile, ma sempre necessario.
Manon is an overflowing Sicilian mother, whose most famous maxim sounds: "The only happiness possible is the average of our unhappiness". But Manon is also a way of being in the world, a bizarre code of ethics, a hilarious manual of manners. After all, Manon is another way of saying a certain Sicily. The comparison with such a mother is a struggle for survival. The stages of the growth of the protagonist of this book become epochal battles for independence, made of betrayals, regrets, but also comic stumbles. Modernity bursts into the most sleepy Sicilian immobilism and the results are not at all obvious. Manon, whose universe repeats itself identical and immutable, like the seasons, is put to the test by children who in no way respond to her ideals as a mother. The protagonist and his brothers seem to be born to contradict her, between divorces, missed marriages, professional failures, life choices and sexual identity far from her horizon. Manon is entrenched behind a staunch defense of what she considers "right." Except, in the end, to be capable of a real revolution, however domestic, which confirms the legendary propensity to welcome and dialogue of Sicilians. A book in which you laugh a lot, and with a smile you descend into the folds of an intergenerational dialogue sometimes difficult, but always necessary.