Risorse-umani 4:0. Perché industria 4.0 e l'avvento dell'era digitale ci rendono sempre più risorse e sempre meno umani - 9788832824933

Risorse-umani 4:0. Perché industria 4.0 e l'avvento dell'era digitale ci rendono sempre più risorse e sempre meno umani: Si fa un gran parlare di industria 4.0 e delle competenze richieste dal mercato del lavoro nell'era digitale. Gli analisti pongono l'accento sull'uso dei social, sull'essere sempre connessi e sulle competenze tecnologiche. Ma siamo sicuri che le cose stiano davvero così? Alessandro Obino, partendo dalla propria esperienza quotidiana nella selezione e nello sviluppo delle risorse umane nei maggiori gruppi italiani, demolisce uno per uno questi miti. Soprattutto, mette il dito nella piaga più profonda del nostro Paese: i nostri giovani, benché millennial e nativi digitali, sono destinati a soccombere in un sistema produttivo globale che non guarda più all'uomo come risorsa attiva ma lo tratta ormai da semplice materia prima perché interessato solo ai dati sui suoi consumi. La soluzione? Uscire dal flusso e riacquistare la capacità di critica che il nostro sistema formativo e la nostra cultura consumistica hanno completamente addomesticato.
There is much talk of industry 4.0 and the skills required by the labour market in the digital age. Analysts place the emphasis on the use of social, on being always connected and on technological skills. But are we sure things are really like that? Alessandro Obino, starting from his own daily experience in the selection and development of human resources in the major Italian groups, demolour these myths one by one. Above all, he puts his finger in the deepest plague of our country: our young, although millennial and digital natives, are destined to succumb to a global production system that no longer looks at man as an active resource but treats him now from simple matter First because it only interested in data on its consumption. The solution? Get out of the stream and regain the critical ability that our training system and our consumerist culture have completely domesticated.