Psicologia della paura. Nuova ediz. - 9788833924915

Psicologia della paura. Nuova ediz.: Respiro affannoso, battito accelerato, tremito, intensa sudorazione, occhi sgranati, tensione muscolare, secchezza delle fauci, alterazione della voce, adrenalina in circolo: chiunque riconosce subito i segnali corporei della paura. Ma mimica facciale e neurofisiologia non esauriscono certo l'identikit di questa emozione primaria più veloce del pensiero, inscritta nel nostro patrimonio genetico e potente al punto da dominare le civiltà umane. Nella nuova, aggiornatissima edizione di un saggio ormai classico sull'argomento Anna Oliverio Ferraris ricompone tratto a tratto - attraverso dati clinici e osservazionali, indagini di antropologia storica e rilievi sociologici attuali - l'intero profilo della paura, la sua centralità evolutiva, le sue diverse valenze psicologiche, i suoi inneschi e disinneschi collettivi. Temuta e malfamata, la paura in realtà è necessaria alla sopravvivenza, perché induce le risposte adattative di allarme di fronte all'incombere di un pericolo. Dissestanti per l'equilibrio della psiche sono piuttosto le ansie croniche, o i pericoli immaginari che alimentano condotte fobiche, oppure gli esiti estremi come il panico, tanto più drammatici in quanto generati in condizioni di solitudine emotiva. Se socializzate, le paure appaiono infatti meno incontrollabili. Solo così i fattori di protezione, affettivi e rituali, possono continuare con esse il dialogo iniziato con la storia dell'uomo.
Shortness of breath, rapid heartbeat, tremor, intense sweating, wide eyes, muscle tension, dry mouth, voice alteration, circulating adrenaline: anyone immediately recognizes the body signals of fear. But facial expressions and neurophysiology do not cover certain sketches of this primary emotion faster than thought, inscribed in our genetic heritage and powerful enough to dominate the human civilizations. In the new, updated daily edition of a now classic essay on the subject Anna Oliverio Ferraris reassembles stroke to stroke-through observational and clinical data, surveys of anthropological history and sociological surveys-the entire profile of fear, its centrality, its different evolutionary psychological significance, its triggers and defusing collectives. Feared and notorious, fear is actually necessary for survival, because it induces adaptive responses of alarm across the loom of a hazard. Dissestanti for the balance of the psyche are rather chronic anxieties, or imaginary dangers feeding conducted extreme outcomes, or phobic as panic, the more dramatic as it generated under conditions of emotional solitude. If socialized, fears appear less out of control. Only in this way will the protective factors, emotional life and rituals may continue with them the dialogue begun with the history of man.